Il Decreto Abruzzo è legge. Dopo il si della Camera in via definitiva andiamo a vedere i punti principali che saranno alla base della ricostruzione delle zone colpite dal terremoto.
RICOSTRUZIONE CASE – I contributi e i finanziamenti per la ricostruzione saranno concessi ai residenti, alle imprese e agli enti aventi sede nei 49 comuni colpiti dal sisma in provincia dell’Aquila, Teramo e Pescara come gia’ individuati in aprile dall’ordinanza del capo della Protezione civile. Tuttavia se attraverso perizia giurata è possibile stabilire con certezza che il danno ai beni non appartenenti ad attività produttive, sarà possibile richiedere contributi anche se ci si trova in una zona non inserita nel “cratere”. Dunque un contributo pari al 100% sia per la ricostruzione che per la riparazione dell’abitazione principale. Per le seconde case dei residenti saranno disponibili contributi che per i non residenti saranno legati al reddito. Chi ha un mutuo fino a 150 mila euro e l’abitazione principale distrutta potrà cedere il debito attraverso la Fintecna.
AIUTI ALLE IMPRESE – Saranno concesse delle garanzie alle piccole e medie imprese colpite e si individueranno delle Zone Franche Urbane dove sanno applicate ulteriori agevolazioni di carattere fiscale e tributario.
PIANO INTERVENTO CASA – Previsto uno stanziamento di 700 milioni di euro (440 milioni nel 2009 e 300 nel 2010) con priorità per le occupazioni d’urgenza e le espropriazioni. Il primo step prevede la realizzazione di case per circa 15mila persone.
ALTRI INTERVENTI
Capitolo scuole: il piano prevederà un intervento preferenziale per la ricostruzione di edifici pubblici come il conservatorio e l’università, ma anche per la messa in sicurezza di scuole .
Per la viabilità sono stati stanziati fondi sia per investimenti della rete autostradale che per quella ferroviaria.
Agevolazioni per i pagamenti di bollette, contributi, assicurazioni e finanziamenti. Previsti inoltre indennizzi per i lavoratori autonomi e proroga per l’indennità di disoccupazione.