CHIETI – La Questura di Chieti ha partecipato ad una vasta operazione della Polizia di Stato, coordinata dal Servizio Centrale Operativo, finalizzata al contrasto della criminalità giovanile.
L’operazione, che è stata svolta su tutto il territorio nazionale: ha interessato 45 province, impegnando oltre 1000 poliziotti nelle aree geografiche più disparate che vanno dalle piccole città di provincia sia del nord che del centro e sud Italia che nelle grandi realtà metropolitane.
Rilevanti sono stati i risultati su scala nazionale quali l’arresto di 60 giovani maggiorenni e 13 minorenni per vari reati, in particolare quelli contro la persona, il patrimonio e in materia di stupefacenti. Sono stati denunciati alle competenti autorità giudiziarie 142 giovani con sequestro, oltre che di armi, sia da taglio che da sparo, anche di ingenti quantitativi di droga.
Nella provincia di Chieti gli agenti della Squadra Mobile hanno condotto l’operazione effettuando controlli sia a Chieti che a Lanciano, in tale cittadina congiuntamente a personale del Commissariato di P.S..
Sono stati attenzionati tutti i luoghi maggiormente frequentati da giovani e giovanissimi con particolare riguardo a quelli in cui, anche in tempi recentissimi, si sono verificate risse e aggressioni oltre che fenomeni di spaccio e consumo di alcol.
In Chieti sono stati effettuati specifici servizi nei luoghi della movida universitaria siti in Chieti Scalo e, per quanto riguarda Chieti alta, tutta la zona della Villa Comunale abitualmente frequentata da minori. A Lanciano sono state controllate alcune zone del centro storico nonché un’area periferica che vede la presenza di una attività commerciale prevalentemente frequentata da giovani.
L’attività eseguita dalla Polizia di Stato di Chieti, con personale degli uffici investigativi e pattuglie appositamente dedicate, oltre alla prevenzione e repressione dei reati, ha anche avuto lo scopo di garantire la fruizione, in sicurezza, dei luoghi di aggregazione e di svago che vedono la presenza di giovani e giovanissimi, spesso adolescenti.
Complessivamente sono stati controllati circa 50 giovani, sia italiani che stranieri, molti dei quali minori, anche degli anni 14, non accompagnati da genitori o altro adulto.