Pescara

L’analisi di Cremonese-Pescara: bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?

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L’analisi della sfida giocata ieri tra Cremonese e Pescara, terminata 0-0, valida per la sesta giornata del campionato di Serie B

CREMONA – Dopo un inizio da montagne russe, con annessi pareggi subiti in rimonta, il Pescara si prende una pausa visto che, per la prima volta in questa stagione, non segna ma non subisce gol. Ne viene fuori un pareggio allo Zini di Cremona, il quarto consecutivo che non cambia nulla in termini di classifica con la squadra di Zeman che resta all’undicesimo posto in classifica con sei lunghezze di svantaggio dalla coppia di testa composta da Perugia e Frosinone. Di seguito l’analisi di Cremonese-Pescara.

LA DIFESA IN MIGLIORAMENTO

Il Boemo si aspettava delle risposte dalla squadra che, in realtà, sono arrivate in parte solo dalle fase difensiva con Bovo che, schierato al posto di Perrotta infortunato, ha garantito sicurezza e compattezza al reparto arretrato tanto che la Cremonese si è resa pericolosa solo raramente. Da rivedere, con la lenta d’ingrandimento, la prima mezz’ora dove i biancazzurri sono sembrati abbastanza succubi della manovra della squadra di Tesser, un po’ troppo bassi come accaduto negli ultimi quindici minuti delle sfide pareggiate in rimonta. Questa volta, come detto, la terza linea ha risposto bene concedendo due occasioni alla squadra di Tesser con annesso gol annullato a Paulinho per fuorigioco.

L’ATTACCO NON PUNGE, IL CENTROCAMPO CRESCE

Se la difesa non rischia, salvo qualche disattenzione degli esterni, l’attacco non punge e non crea quasi nulla attraverso la costruzione e la manovra tipicamente Zemaniana. Tutti sotto la sufficienza i tre attaccanti del Delfino con Del Sole e Capone mai pericolosi mentre Pettinari, a secco da due partite, ci prova solo una volta, anzi, due ma il secondo tentativo andato in rete viene annullato per giusto fuorigioco.

Passi avanti invece nel centrocampo con Coulibaly, Brugman e Valzania sopra la sufficienza. Il migliore in campo è l’Uruguaiano ex Empoli che, nel ruolo di regista, riesce a giostrare tanti palloni ed essere sempre nel vivo dell’azione come dimostra il palo. Finalmente, è il caso di dirlo, un ottima prova anche di Coulibaly con il classe 99′ che cresce con il passare dei minuti, nella partita, con recuperi e giocate semplici ma efficace. Buona prestazione anche di Valzania, alla sua seconda da titolare in stagione, e del giovane Kanoutè che entra a partita in corso e rischia di diventare l’eroe della giornata con una punizione nel finale ma Ujkani vola. Un pareggio a reti bianche, dunque, che boccia l’attacco e la manovra ma fa crescere la difesa in vista della seconda trasferta consecutiva in quel di Carpi.

Fonte foto: Digital Pescara Calcio

L’analisi di Cremonese-Pescara: bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? ultima modifica: 2017-09-24T10:10:21+00:00 da Alessio Evangelista
Pubblicato da
Alessio Evangelista

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