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Coronavirus, il bel gesto di solidarietà di un giovane pastore

da Marina Denegri

Di Roma, oggi ha una fattoria sulla Majella: donerà il ricavato della vendita dei prodotti per Pasqua ai reparti di terapia intensiva

capretta

LETTOPALENA (CH) – Ha deciso di donare l’intero ricavato della vendita dei prodotti per Pasqua ai reparti di terapia intensiva. L’ennesimo anello della solidarietà in tempo di coronavirus é un giovane che ha scelto di fare il pastore e, dalla sua piccola fattoria ‘Casetta Bianca” sulle alture di Lettopalena, sulla Majella, dice ”ci sono anch’io”. A riportarlo é l’Ansa.

In questi giorni drammatici di emergenza Coronavirus sto seguendo con apprensione le notizie che arrivano fin qui, sulle montagne, nei pascoli che mi ospitano – racconta- e mi sono chiesto come fare la mia parte per aiutare la comunità a fronteggiare questo terribile momento, io che, come pastore, ho l’enorme privilegio di potermi non fermare. Ho deciso allora di donare l’intero ricavato della vendita dei prodotti per Pasqua ai reparti di terapia intensiva. Pertanto verserò la somma sul conto corrente dedicato all’Emergenza Covid-19 della Asl Lanciano Vasto Chieti, per supportare l’assistenza di tipo intensivo di cui i malati hanno bisogno”.

Dopo aver conseguito la laurea in zootecnia ha scelto di lasciare Roma e vivere nella terra dei suoi nonni: oggi ha cento capre.

Ho studiato, approfondito le tecniche di lavorazione del latte, conosciuto i pastori locali, ascoltato le loro storie, ricomposto tutti i pezzi e maturato la mia decisione. Qui ho il mio gregge, i pascoli, il caseificio dove trasformo solo il latte delle mie capre, rigorosamente crudo, senza l’aggiunta di coadiuvanti né di fermenti. Mi piace l’idea di far rivivere la tradizione casearia abruzzese in luoghi nei quali la figura del pastore sta scomparendo e dove, invece, è stata una figura che ha contribuito all’economia e alla storia di questo territorio. Nel rispetto di questo patrimonio ho scelto di allevare capre provenienti dalle greggi dei pastori più anziani che da sempre popolano questi pascoli”

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