Notizie del 1° marzo sul Covid-19 in Abruzzo, i dati del bollettino: sono 633 (+11) i ricoverati, 81 (-1) in terapia intensiva, 8 decessi
REGIONE – Lunedì 1° marzo 2021 prosegue l’informazione sul canale Abruzzonews.eu. Andiamo a vedere quali sono le principali notizie in Regione e i dati dell’emergenza Coronavirus. Ieri si sono registrati 568 nuovi positivi su 6539 tamponi molecolari e 11569 test antigenici processati. 3 deceduti, 39523 guariti; 622 ricoverati in area medica e 82 ricoverati in terapia intensiva, 12540 in isolamento domiciliare.
NOTIZIE SUL CORONAVIRUS GIORNO PER GIORNO
BOLLETTINO DEL 1° MARZO 2021 IN ABRUZZO
Disponibile il bollettino ufficiale del Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale. Sono complessivamente 54664 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza.
Rispetto a ieri si registrano 199 nuovi casi (di età compresa tra 1 e 96 anni).
*(il totale risulta inferiore in quanto sono stati eliminati casi comunicati nei giorni scorsi e risultati duplicati o in carico ad altra Regione)
I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 51, di cui 12 in provincia di Pescara, 23 in provincia di Chieti e 16 in provincia di Teramo.
Il bilancio dei pazienti deceduti registra 8 nuovi casi e sale a 1709 (di età compresa tra 62 e 91 anni, 3 in provincia di Chieti, 1 in provincia di Teramo, 1 in provincia dell’Aquila e 3 in provincia di Pescara). Del totale odierno, 4 casi sono riferiti a decessi avvenuti nei giorni e comunicati solo oggi dalle Asl.
Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 39844 dimessi/guariti (+321 rispetto a ieri).
Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 13111 (-133 rispetto a ieri).
Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 748020 tamponi molecolari (+2701 rispetto a ieri) e 264603 test antigenici (+7123 rispetto a ieri).
Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari a 2.0 per cento.
633 pazienti (+11 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 81 (-1 rispetto a ieri con 4 nuovi ricoveri) in terapia intensiva, mentre gli altri 12397 (-143 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
Del totale dei casi positivi, 13309 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+1 rispetto a ieri), 13647 in provincia di Chieti (+106), 14212 in provincia di Pescara (+45), 12879 in provincia di Teramo (+46), 430 fuori regione (invariato) e 187 (-2) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.
AGGIORNAMENTO NEWS
L’area metropolitana Chieti-Pescara e qualche centro più distante come ad esempio Caramanico e Lanciano sono in zona rossa, oltre a 6 comuni dell’aquilano; il resto della Regione é in zona arancione. Continua il costante monitoraggio: sotto particolare osservazione ci sono i Comuni della costa teramana più prossimi all’area metropolitana pescarese (Silvi, Pineto e Roseto degli Abruzzi), e i comuni di Atessa e Guardiagrele. Il Governatore Marsilio ha annunciato che altri Comuni saranno sottoposti a sorveglianza per verificare se nei prossimi giorni continueranno a mostrare trend di crescita, nel qual caso si adotteranno specifiche misure rispetto alla fascia arancione loro attribuita.
Da oggi si applica la didattica a distanza, di tutte le classi delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie, si svolgono esclusivamente con modalità a distanza.
Il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha detto di aver dato disposizioni alle Asl perché venga data priorità alla vaccinazione al personale scolastico. Ritenendo che il modo per uscire da questa situazione sia accelerare la campagna vaccinale, ha chiesto al Governo più vaccini per le zone rosse e l’autorizzazione a somministrare solo le prime dosi per sconfiggere la varianti inglese.
Intanto é stata aperta la procedura per il reperimento di 394 unità: 94 medici laureati ed abilitati all’esercizio della professione specializzati in anestesia e rianimazione, medicina e chirurgia di accettazione e di urgenza, malattie infettive, malattie dell’apparato respiratorio, medicina interna e geriatria; 160 infermieri, in possesso dei relativi titoli abilitativi e regolarmente iscritti agli ordini professionali e 140 operatori socio sanitari, in possesso dei relativi requisiti professionali.
Nelle prossime ore il Premier Mario Draghi firmerà il dpcm che resterà in vigore fino il prossimo 6 aprile, ossia il giorno dopo Pasquetta. Dovrebbe essere confermato su tutto il territorio nazionale il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino.
Resteranno sicuramente chiuse palestre e piscine, mentre sarà consentita l’attività motoria, individuale e nel rispetto del distanziamento. Bar e ristoranti resteranno aperti soltanto nelle zone gialle e fino alle 18; consentita, come si legge nella bozza inviata alle Regioni, “senza limiti di tempo la ristorazione negli alberghi e in tutte le altre strutture ricettive, limitatamente ai propri clienti che siano ivi alloggiati“. Chiuse le sale gioco, le sale scommesse; anche barbieri e parrucchieri in zona rossa.
Il nuovo Dpcm confermerà il divieto sull’intero territorio nazionale è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Consentito ovunque (anche nelle zone rosse) lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 05:00 e le ore 22:00, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.
Qualora la mobilità sia limitata all’ambito territoriale comunale (zona rossa e arancione), sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. Inoltre, non potranno lasciare il proprio domicilio le persone che manifestano sintomi da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5 gradi).
Dovrebbe esserci, però, un primo allentamento delle misure restrittive. Dal 27 marzo, infatti, dovrebbero essere consentiti gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto, svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi. Le attività potrebbero svolgersi a condizione che siano approvati nuovi protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento, approvati dal Ministero dei beni e delle attività culturali e validati dal Comitato tecnico-scientifico, che indichino anche il numero massimo di spettatori per spettacoli all’aperto e di spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Resteranno comunque sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni stabilite dal Dpcm.