Notizie del 14 ottobre sul Covid-19 in Abruzzo, aggiornamenti: 154 (+8) ricoverati, 15 in terapia intensiva, muore 76enne in provincia Chieti
REGIONE – Mercoledì 14 ottobre 2020 prosegue l’informazione sul canale Abruzzonews. Andiamo a vedere quali sono le principali notizie in Regione e i dati dell’emergenza Coronavirus. Il bollettino ufficiale del Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale del 13 ottobre parlava di 146 nuovi casi (di età compresa tra 3 e 96 anni). I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 27, di cui 7 in provincia dell’Aquila, 1 in provincia di Pescara, 6 in provincia di Chieti e 13 in provincia di Teramo. Il bilancio dei pazienti deceduti restava fermo a 488.
146 pazienti (+9 rispetto a ieri) erano ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 15 (+4 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 1518 (+134 rispetto a ieri) erano in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
NOTIZIE SUL CORONAVIRUS GIORNO PER GIORNO
BOLLETTINO CORONAVIRUS IN ABRUZZO, I DATI DEL 14 OTTOBRE 2020
Disponibile il bollettino ufficiale del Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale. Sono complessivamente 5446 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza.
Rispetto a ieri si registrano 126 nuovi casi (di età compresa tra 5 e 89 anni). I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 12, di cui 4 in provincia dell’Aquila, 1 in provincia di Pescara, 4 in provincia di Chieti e 3 in provincia di Teramo.
Il bilancio dei pazienti deceduti registra 1 nuovo caso e sale a 489 (si tratta di un 76enne della provincia di Chieti).
Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 3156 dimessi/guariti (+3 rispetto a ieri, di cui 21 che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici e 3135 che hanno cioè risolto i sintomi dell’infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi).
Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 1801 (+122 rispetto a ieri).
Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 231053 test (+2529 rispetto a ieri).
154 pazienti (+8 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 15 (invariato rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 1632 (+114 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
Del totale dei casi positivi, 947 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+45 rispetto a ieri), 1246 in provincia di Chieti (+25), 2087 in provincia di Pescara (+14), 1082 in provincia di Teramo (+21), 43 fuori regione (+1) e 41 (+20) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.
AGGIORNAMENTI NEWS
Il bollettino del 13 ottobre 2020 parlava di 5.901 nuovi casi 5.076 ricoverati, 471 quelli in terapia intensiva; 41 decessi.
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro della Salute, Roberto Speranza, hanno firmato il nuovo dpcm contenente le nuove misure per arginare la diffusione del Covid. Ecco cosa prevede.
Vietate le feste private al chiuso o all’aperto e “forte raccomandazione” a evitare di ricevere in casa, per feste, cene o altre occasioni, più di sei familiari o amici non conviventi. Ristoranti e bar dovranno chiudere alle 24 ma dalle 21 sarà vietato consumare in piedi. Restano chiuse le sale da ballo e discoteche, all’aperto o al chiuso, mentre sono permesse fiere e congressi. Vietate le gite scolastiche, il calcetto e agli altri sport di contatto svolti a livello amatoriale.
“É fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli e delle linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande”. Non dovrà indossare la mascherina chi pratica attività sportiva, i bambini sotto i 6 anni, i soggetti con patologie e disabilità incompatibili con l’uso della mascherina. Viene inoltre “fortemente raccomandato “l’utilizzo dei dispositivi” anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi”.
Resta per gli spettacoli il limite di 200 partecipanti al chiuso e di 1000 all’aperto, con il vincolo di un metro tra un posto e l’altro e di assegnazione dei posti a sedere. Le Regioni e le province autonome possono stabilire, d’intesa con il Ministro della salute, un diverso numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi.
Per le competizioni sportive è consentita la presenza di pubblico, “con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1000 spettatori” all’aperto e 200 al chiuso. Va garantita la distanza di un metro e la misurazione della febbre all’ingresso. Le regioni e le province autonome, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, possono stabilire, d’intesa con il ministro della salute, un diverso numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi e degli impianti; con riferimento al numero massimo di spettatori per gli eventi e le competizioni sportive non all’aperto, sono in ogni caso fatte salve le ordinanze già adottate dalle regioni e dalle province autonome.
In un punto stampa a Palazzo Chigi il Premier Giuseppe Conte ha rassicurato che non saranno mandate le forze di polizia nelle abitazioni private, però é giusto assumere comportamenti prudenti per gestire la fase. Ha ricordato i vari punti del dpcm sottolineando che la linea di azione è sempre la stessa: seguire e monitorare costantemente la curva, monitorare e studiare i dati e poi adottare le misure nel segno dell’adeguatezza e proporzionalità. Misure molto più restrittive sarebbero sproporzionate e rischierebbero di non essere rispettate. Il Governo sta cercando di tutelare la vita e la salute dei cittadini e contemporaneamente di evitare che l’economia vada a rotoli. Conte ha escluso la didattica a distanza sottolineando che per la scuola sono stati fatti tanti sacrifici in termini di investimento di risorse e impegno per consentire ai ragazzi di tornare a scuola in condizioni di sicurezza.