Le sedute giornaliere si suddividono in tre fasi: riscaldamento, allenamento con piccoli attrezzi e defaticamento
TERAMO – Con la sosta forzata si riscontrano non poche difficoltà nel pianificare delle sedute di allenamento che abbiano un’intensità pari o simile agli allenamenti con la palla.
Gli obiettivi delle sedute effettuate a casa, pertanto, sono principalmente due: mantenere la forza ed il trofismo che erano stati acquisiti in questa fase dell’anno e limitare i decrementi del fitness aerobico.
Le sedute giornaliere cui sono sottoposti Tomei e compagni sono strutturate in 3 fasi: warm up o riscaldamento, fase centrale e defaticamento o cool down.
- Il riscaldamento è una fase fondamentale nella quale si ricercano l’incremento della temperatura, l’incremento della gittata cardiaca e la vascolarizzazione periferica delle strutture muscolari. Inoltre, utilizzando esercizi di mobilità articolare e di potenziamento della muscolatura posturale, è un momento essenziale di attuazione delle strategie finalizzate alla riduzione dell’incidenza degli infortuni.
- Avendo a disposizione piccoli attrezzi (tappetino ed elastici), le strategie per raggiungere gli obiettivi condizionali nella fase centrale sono di due tipologie: lavorare effettuando un alto numero di ripetizioni attraverso esercizi che coinvolgano tutto il corpo (squat, affondi, piegamenti) e lavorare sulla densità utilizzando dei recuperi brevi e ridotti, rispetto al tempo di esecuzione degli esercizi stessi. Al primo posto delle priorità richieste dal nostro preparatore Puleo, c’è sempre la ricerca della qualità del movimento ottimale. Al fine di azzerare il rischio di infortuni, gli esercizi proposti sono molto semplici e ben conosciuti dai nostri calciatori.
- Il cool down, infine, rappresenta lo step in cui si cerca di riportare il sistema alla situazione di riposo iniziale, mediante delle strategie di recupero, come l’allungamento (stretching) o il massaggio miofasciale con foam roll.
Al termine della singola seduta, i giocatori comunicano con il preparatore, scambiandosi dei feedback e, nel pomeriggio, lo staff tecnico interagisce sullo stato di salute complessivo e l’avvenuta attuazione del programma.