Si presenta il neo acquisto argentino
CITTÁ SANT’ANGELO (PE) – Il nuovo acquisto dell’AcquaeSapone, Maxi Rescia, detto “el Caballo”, per le gambe arcuate e la corsa inesauribile ha raccontato la sua scelta di venire a giocare in Abruzzo, le sue impressioni sulla squadra neroazzurra e sul mister oltre che le sue aspettative per la prossima stagione.
Tante squadre ti volevano per la prossima stagione. Cosa ti ha convinto a scegliere l’AcquaeSapone?
“Non appena ho saputo che la Cogianco non si sarebbe iscritta si sono aperte tante porte, per fortuna, sia in Italia che all’estero. Alla fine, dopo un lungo periodo di trattative e chiacchiere, é arrivato il momento di decidere e ho scelto l’AcquaeSapone. Sono convinto di essere arrivato in una grande società, seria e con una super squadra che lotterà per vincere tutto. C’è un mister molto bravo, che mi fará continuare a crescere come giocatore. Vorrei ringraziare la Proneo Sports, il ds Gabriele D’Egidio e la famiglia Troilo: hanno reso tutto molto semplice per farmi essere parte della loro famiglia”.
L’anno scorso hai battuto due volte la squadra di Bellarte. Ma cosa ti ha colpito del futsal giocato dai nerazzurri?
“Sì, è vero, l’anno scorso mi è toccato battervi, purtroppo. Ma adesso ricomincia tutto daccapo. E spero di battere tutti gli altri avversari in questa nuova avventura. Dall’esterno, al momento, posso dire che Bellarte è un mister che punta molto sul gioco collettivo, di squadra. Cercando il punto di forza nel gruppo. Questo é un vantaggio per il mio modo di giocare: sono un giocatore che trova molto più facile muoversi nel collettivo che puntare sulla giocata individuale. Ho sempre cercato, e cercherò, di aiutare il collettivo. Perché un giocatore può vincere una partita, ma solo una squadra vince i campionati”.
Ritrovi Borruto e Cuzzolino, compagni di Nazionale. Che giocatori sono? E cosa potete dare insieme voi tre argentini?
“É una gioia immensa giocare insieme a loro. Questo é stato uno dei motivi che mi ha spinto a scegliere questa maglia. Sono anni che non gioco insieme a un connazionale argentino. Farlo insieme a loro due, che conosco da tanto tempo, é bellissimo. Quest’anno siamo stati insieme al Mondiale con la Nazionale. Ci conosciamo molto bene in campo, questo rende tutto ancora più semplice. Dovremmo adattarci a quello che vuole Bellarte e al gioco di squadra che i nerazzurri fanno da anni per dare il meglio di noi”.
Argentini, brasiliani e italiani: da grandi giocatori, adesso dovrete diventare un grande spogliatoio. Qual è la tua ricetta per riuscirci?
“Sicuramente questa è la cosa più importante: formare un grande gruppo. Sappiamo quali sono le qualità individuali che abbiamo in organico, ma con quelle non si fa nulla. Dovremo conoscerci, creare buoni rapporti e andare tutti insieme verso gli stessi obiettivi. Solo così potremmo fare grandi cose. Se alla qualità sportiva si unisce anche la qualità umana, allora non avremmo problemi a diventare un gruppo vincente”.
Hai già vinto uno scudetto U21 in Italia, cosa daresti per vincere anche la serie A o la Coppa Italia?
“Si, a Napoli con me c’era Borruto, e abbiamo giocato la finale contro Cuzzolino (era all’Arzignano) . Adesso siamo tutti e tre insieme: sarà molto bello. Io darò il massimo, e lo stesso faranno tutti miei compagni. Solo così, con lavoro e sacrificio, potremmo arrivare a vincere trofei”.
Sappiamo che sei cresciuto nel Pinocho giocando un po’ in tutte le posizioni del campo (anche in porta negli allenamenti… ). Sei un universale, ma qual è il tuo ruolo ideale in campo? Cosa sai fare meglio?
“É vero, da piccolo quando mancava qualcuno andavo in porta, solo per poter partecipare agli allenamenti. Il mio ruolo é quello di universale, però mi piace di più giocare di fronte al campo, ultimo o laterale, che di spalle alla porta. Le mie caratteristiche sono più difensive che offensive, anche se la stagione scorsa ho segnato 23 gol. Vedremo cosa vorrà il mister, e cosa crede sia più utile per la squadra: quello che deciderà lui sarà la cosa migliore per tutti, e io la farò”.