L’AQUILA – È stato approvato il progetto irriguo da 90 milioni di euro per la Piana del Fucino, segnando una svolta storica per l’agricoltura abruzzese. Il piano prevede la realizzazione di una rete irrigua a pressione che permetterà un uso più efficiente e sostenibile delle risorse idriche.
Tra gli elementi chiave del progetto:
- Recupero di infrastrutture esistenti, come la vasca di accumulo di Venere (60.000 mc).
- Utilizzo prioritario di acque superficiali, riducendo il prelievo da falde sotterranee pregiate.
- Installazione di una piattaforma di monitoraggio per condizioni meteo e stato dei terreni.
- Riduzione dei consumi energetici e dell’inquinamento legato al sollevamento dell’acqua.
“Il via libera al progetto irriguo della Piana del Fucino rappresenta una svolta epocale per l’agricoltura abruzzese. -ha dichiarato Massimo Verrecchia (nella foto), capogruppo Fratelli d’Italia in Consiglio regionale- Una giornata davvero storica, per troppo tempo evocata e mai concretamente realizzata, che oggi diventa realtà grazie a un’azione politica seria, determinata e lungimirante portata avanti dal governo regionale guidato da Marco Marsilio e dall’assessore Emanuele Imprudente, che ringrazio. Lo avevo anticipato lo scorso marzo, assumendomi una responsabilità pubblica chiara: entro 90 giorni sarebbe arrivata l’approvazione e oggi i fatti parlano. Questo è il centrodestra che mantiene gli impegni presi con il territorio, senza slogan ma con una programmazione attenta che dà risposte tangibili agli agricoltori e al sistema produttivo. Non meno importante è stato il lavoro sul fronte della tutela del paesaggio e della destinazione agricola del Fucino. Grazie a un mio emendamento, approvato e inserito nel provvedimento sulle aree idonee, abbiamo bloccato l’invasione indiscriminata dei pannelli fotovoltaici, scongiurando uno scempio annunciato e difendendo l’identità agricola di un’area simbolo della nostra regione. Il Fucino continuerà ad essere terra di coltivazioni e lavoro, non un deserto industriale di specchi solari. Lo stanziamento di 90 milioni di euro su risorse FSC 2021–2027 per questo progetto dimostra che quando c’è visione politica e coesione istituzionale, anche le sfide più complesse possono essere vinte. Ora si apra rapidamente la fase dell’appalto, perché il futuro del Fucino non può più aspettare”.
“La rete irrigua del Fucino rappresenta un’infrastruttura chiave per l’agricoltura abruzzese e per il territorio marsicano che potrebbe finalmente porre fine all’atavico problema idrico. Un plauso quindi all’amministrazione regionale che ha recepito le istanze di Coldiretti e di tutti gli agricoltori fucensi ma anche un monito: “bisogna fare presto e appaltare subito i lavori”. E’ il commento di Coldiretti Abruzzo alla notizia dell’approvazione da parte della Regione del provvedimento autorizzatorio unico regionale (PAUR) della rete irrigua a pressione sull’area fucense. “Una notizia importantissima per tutta l’orticoltura nazionale, di cui il Fucino è protagonista – dice Marino Pilati, direttore di Coldiretti Abruzzo – la rete irrigua, attraverso l’utilizzo delle acque superficiali, consentirà di garantire l’irrigazione di tutte le coltivazioni anche nei periodi di maggiore siccità e permetterà agli imprenditori una gestione oculata e programmata delle produzioni. Restiamo tuttavia con i piedi per terra e auspichiamo la velocizzazione delle procedure di appalto e l’inizio della realizzazione dell’impianto. Attendiamo inoltre – sottolinea Pilati – La velocizzazione della progettazione degli invasi che diano sostegno all’impianto; una cabina di regia regionale che disciplini un serio, condiviso e omogeno utilizzo delle acque per irrigare; la realizzazione dei progetti per consentire, in attesa che si concretizzi l’impianto, di irrigare nella zona di Luco Dei Marsi e nell’omologa e speculare zona di Avezzano denominata Fosso 3 di cui abbiamo parlato già nei mesi scorsi”.