SCANNO (AQ) – Sabato scorso, a Scanno, nell’ambito dei tradizionali incontri dei Sabati Letterari di questo anno, organizzati dal Gazzettino della Valle del Sagittario si è tenuto un interessante dibattito in collaborazione con l’Associazione Ripensiamo il Territorio, sul Tema “Fusione dei comuni, opportunità e necessitá”.
Tra i relatori, Gianni Natale, dell’Associazione Ripensiamo il Territorio, ha posto ineludibilità di fare rete tra i comuni mettendo subito a sistema esperienze e progetti tra i Centri della Valle Sagittario.
Ha spiegato quanto l’analisi scientifica degli elementi e servizi che legano di fatto i territori siano importanti per poi poter arrivare a una Fusione efficace e produttiva.
Antonino Amorosi, ha illustrato il tema dello Spopolamento in atto e delle Opportunità economiche previste dallo Stato e dalla Regione, e di quanti milioni stiamo di fatto perdendo in un momento in cui tutti subiamo la pressione della tassazione e della mancanza di servizi.
Nel caso in esame è come se stessimo dissipando un milione e mezzo di euro all’anno e di questo dovranno essere chiamati a rispondere i nostri amministratori.
Infine Giovanni Diamante, terzo relatore, ha spiegato come sia basilare un’ottica amministrativa di riorganizzazione dei territori per porre le basi dell’uscita dalla crisi che ci attanaglia.
Dagli interventi dei cittadini e turisti intervenuti è emerso come la gente sia molto avanti nel percepire l’esigenza di fare rete e sistema, e che dovranno smuovere dal basso i loro amministratori per visioni di futuro meno anacronistiche.
Era presente il Sindaco di Villalago Fernando Gatta che è intervenuto, e l’ex Sindaco di Scanno Eustacchio Gentile.
E’ stato approfondito il tema della Identità e del suo cattivo uso strumentale per frenare i processi di dialogo aggregativi, chiarendo che la fusione non annulla le identità dei comuni che si fonderanno solo in termini amministrativi per ridurre la tassazione, migliorare i servizi servizi e condividere progetti di futuro di vasta area che possano accedere ai finanziamenti europei.
L’identità da consolidare è semmai quella di Comprensorio Vallivo, per avere una identità di Vita comune che non può più esserci con una massa di abitanti di 500, 800,1000, 2000 abitanti.
E’ emerso chiaro un avvertimento: se si resta seduti sui livelli conservativi attuali si è perdenti.
Ci si è salutati con l’impegno di proseguire la riflessione oltre che a Scanno, anche a Roccaraso e a Castel di Sangro,
In attesa che si ponga sul tappeto da parte di Sulmona il tema della sesta area funzionale assumendo il ruolo di capofila.