Lo faremo, nei prossimi anni, aprendo i fondaci alle cantine partecipanti ed utilizzando i tanti locali storici presenti nel cuore rinascimentale della città. Ad oggi, sono 10 le aziende che hanno sposato il progetto, teso appunto a valorizzare i nostri vini grazie all’ abbinamento con i prodotti tipici del periodo, come, questa settimana, le castagne ed i famosi marroni di Pietralta, raccolti per l’occasione sulle stupende montagne attorno al Ceppo. Non si esclude di proporre “A botti aperte” anche in altri periodi e in scenari diversi, per un’esaltazione dei nostri vini che sia a 360 gradi”.
Senza palchi e palcoscenici, ma in mezzo alla gente, in piazza Buozzi, saranno i gruppi folkloristici di Giulianova, i Caferza e i Lascia Perde, a scaldare l’aria, nelle serate di venerdì e sabato prossimi. Prevista anche un’ animazione “fotografica” messa a punto dai professionisti di “Organirama”. Foto bizzarre e divertenti saranno scattate a tutti i partecipanti, i veri protagonisti di “A botti aperte”. Gli scatti potranno essere scaricati e pubblicati a piacimento. La riuscita non solo delle serate, ma del bel progetto di valorizzazione eno-gastronomica, è affidata ai giuliesi, che gli organizzatori aspettano in piazza, allegri e numerosi.
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