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Sindaci Aree Omogenee: “Ricostruzione post-sisma Abruzzo 6 aprile 2009 bloccata”

da Redazione

tavolo coordinamento Barisciano
Vista la situazione insostenibile, il Tavolo di coordinamento delle Aree Omogenee convoca l’Assemblea dei Sindaci allargata anche ai Sindaci del Comuni Fuori Cratere.I commenti di Bianco e Pezzopane

BARISCIANO (AQ) –  – Si è riunito  sabato 3 novembre 2018, il Tavolo di Coordinamento delle Aree Omogenee composto dai sindaci a capo delle rispettive Aree Omogenee che rappresentano tutti i 56 Comuni abruzzesi appartenenti al cratere sismico – sisma Abruzzo 2009, convocato d’urgenza a causa della grave e profonda immobilità che sta caratterizzando il processo di ricostruzione post-sisma Abruzzo 6 aprile 2009 che è ormai bloccato.Infatti ad oggi non è stato individuato né il Titolare dell’USRC (Ufficio per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere di Fossa) né il sottosegretario delegato alla Ricostruzione che ha il compito di fare da raccordo tra il Governo, la città dell’Aquila e i comuni del cratere.
I rappresentanti del Tavolo di coordinamento hanno deciso all’unanimità di convocare immediatamente l’Assemblea dei Sindaci dei Comuni del Cratere allargata, a causa dell’eccezionalità delle problematiche da affrontare e da risolvere che non possono certamente essere ulteriormente procrastinate – anche a tutti i Sindaci dei 75 Comuni Fuori Cratere appartenenti alle Province di Pescara, Chieti, Teramo e L’Aquila.

All’Assemblea dei Sindaci saranno invitati anche il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dott. Giancarlo Giorgetti, tutti i parlamentari abruzzesi, gli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti delle Province interessate, i rappresentanti del mondo imprenditoriale e le organizzazioni Sindacali.
In sede di Assemblea dei Sindaci verranno decise le azioni da intraprendere a titolo di protesta per porre fine e risolvere questa pericolosa situazione che ultimamente è peggiorata sempre più con un immobilismo preoccupante e deleterio per l’intero processo di ricostruzione e per tutti i suoi protagonisti.

“La ricostruzione post sisma non si può fermare e interrompere senza alcun motivo, i nostri concittadini che hanno perso la propria abitazione a causa del sisma hanno diritto a rientrare nelle proprie case di residenza e non possono essere abbandonati senza ricevere alcuna risposta” – è il grido di allarme e di protesta che si alza dal Tavolo di coordinamento.

Angelica Bianco (Dc):Sisma 2009 troppo immobilismo; I cittadini chiedono di rientrare nella propria casa.

Il  Segretario regionale della Democrazia Cristiana Angelica Bianco raccoglie l’ istanza del Tavolo di Coordinamento delle Aree Omogenee ed interviene dicendo che la dignità umana non ha prezzo, sono trascorsi troppi anni e 5 governi si sono susseguiti ed i cittadini restano fuori dalle proprie case di appartenenza. Vi è un abbandono da parte delle istituzioni e del Governo ormai da troppo tempo. Chiederemo all’ On. Gianfranco Rotondi Presidente Nazionale Democrazia Cristiana di far luce sul motivo che da bene 9 anni ha bloccato i lavori post sisma.” E chiosa:” un capitolo intero del nostro programma regionale Dc,Udc sarà dedicato al tema della Ricostruzione”.

 Pezzopane(Pd) Governo ha cacciato cratere 2009 da agenda politica

La Deputata Dem Stefania Pezzopane responsabile nazionale del Dipartimento Pd Terremoti e ricostruzione, si è impegnata in ben tre provvedimenti (Decreto terremoto di luglio, Milleproroghe, Decreto. Genova ed emergenze) a portare avanti la battaglia per il cratere dimenticato, quello del 2009. Ma anche nel decreto Genova tutti gli emendamenti sono stati bocciati nel totale disinteresse del governo. Pezzopane commenta la decisione dei sindaci di convocare le parti e di far partire una mobilitazione.

Il comportamento del Governo non ha precedenti. Ogni governo in questi 9anni ha comunque assicurato attenzione ed interventi. Ora da mesi il sindaco dell’Aquila ed il Presidente Vicario della regione con i sindaci del cratere,categorie produttive e sindacati chiedono incontri, senza avere nemmeno una risposta. Un governo insensibile, preoccupato di fare condoni ad Ischia e che ci volta le spalle sulle questioni di fondo.

La ricostruzione del cratere sismico aquilano è bloccata da mesi.

Da 5 mesi non abbiamo il Sottosegretario come invece è sempre accaduto in questi nove anni che ci separano dal sisma.

Il responsabile della Struttura Tecnica di Missione, da tempo scaduto, è stato prorogato di mese in mese e finalmente nominato nell’ultimo giorno utile, tanto da non essere ancora operativo.

Anche i due Titolari degli Uffici Speciali per la Ricostruzione (USRA e USRC) sono da tempo scaduti, e si è in attesa che vengano sostituiti secondo le procedure di legge: le norme prevedono la nomina di due Commissioni che non possono operare perche’ mancano ancora i componenti designati dal Governo.

Nel frattempo i due Uffici sono condotti ad interim dal dott. Raniero Fabrizi che, per l’incarico di Titolare della ricostruzione del cratere (USRC), è già scaduto il 30 ottobre e quindi non ci sarà più nessuno in grado di firmare i provvedimenti.

Ovviamente ci sono molti altri gravi problemi: dalla questione delle tasse, ai bilanci comunali, alla soluzione del problema del personale. Ma la proroga dei responsabili degli Uffici e uno stabile assetto della governance hanno l’urgenza e la priorità assoluta.

Oltre un mese fa, con una nota congiunta a firma del Presidente della Regione, del Sindaco dell’Aquila e del rappresentante dei Comuni del cratere, era stato chiesto un incontro al Governo.

Ma a questa richiesta non c’è stata risposta. E nessuna risposta ancora è giunta alla seconda richiesta di incontro inviata dal Presidente della Regione, dal sindaco dell’Aquila e dal Sindaco Di Paolo coordinatore dei Sindaci. Un comportamento grave e sleale, che poi in Parlamento si manifesta in continue e tombali bocciature di ogni emendamento riguardante L’Aquila ed il cratere 2009. Siamo stati abbandonati, ma non lo permetteremo. Non lo abbiamo permesso a nessuno, figuriamoci se lo facciamo fare a questi improvvisati governanti. Sarà mobilitazione: subito sottosegretario e responsabili uffici ed in legge di bilancio le norme su tasse, bilanci, personale e semplificazione per le opere pubbliche.”

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