CRONACA DELLA PARTITA
Anche per la partitissima contro l’Urania Milano coach Stefano Rajola sceglie il consueto starting five composto da Caverni, Potì, Leonzio, Micevic e Capitanelli. Una bomba di Leonzio è il primo canestro delle Final Four 2019 e apre le ostilità di un match fisico e ben approcciato da entrambe le squadre. Dopo 3 minuti una tripla di Big Cap porta l’Amatori sul +5 ma. trascinati da Piunti (6 punti in metà quarto), i meneghini accorciano e fanno subito sentire il fiato sul collo ai ragazzi del presidente Di Fabio. Due palle rubate e convertite consentono un nuovo allungo pescarese che tocca il +6 (11-17) a 3’15” da fine parziale e il +8 con un semi-gancio di Capitanelli subito dopo. Rajola dà il via alle rotazioni del quintetto – con Carpanzano, Gay, Pedrazzani e Serafini in campo – ma l”Urania, grazie a due giochi da tre punti e ad a buone percentuali dall’arco, in un batter d’occhio è nuovamente ad una sola lunghezza di svantaggio e chiude il tempo sul 23-24.
Il secondo quarto si apre con Milano che per la prima volta mette la testa avanti in virtù di una perfetta esecuzione di Negri dai 6.75. Pescara però è viva e, sfruttando a turno i propri terminali offensivi, torna avanti e scavalla la metà del tempino sul 31-36. L’Urania si ritrova anche con un gap di 7 punti da colmare ma ancora una volta non si scompone, piazza un break frutto di grande intensità su entrambi i lati del campo e con una tripla di Scanzi alla sirena chiude sotto appena di due punti (38-40).
Dopo alcuni problemi all’impianto di illuminazione del PalaTerme, che hanno allungato a dismisura l’intervallo e dunque procrastinato di parecchio la ripresa delle ostilità (si è ripreso a giocare solo alle ore 20), il terzo tempino si apre con il pari firmato Paleari. Capitanelli e Caverni, il primo di fisico e tecnica ed il secondo con una palla rubata e splendidamente convertita, riportano l’Amatori sul +4, ridotto poi da una tripla di Simoncelli a metà parziale. Ed è ancora Simoncelli a trascinare i suoi al nuovo vantaggio, in un terzo periodo tirato e combattuto. Un Serafini glaciale dalla lunetta firma con un “/2 il nuovo sorpasso pescarese, incrementato da una bella giocata di Pedrazzani a 2’30” dall’ultimo tempino. Scanzi dalla lunga distanza firma subito il nuovo equilibrio, che Carpanzano con due liberi spezza di nuovo. Il continuo botta e risposta vede Paleari però imporre la sua esperienza e classe con il parziale di 4-0 che punisce alcune giocate frettolose degli uomini di Rajola e consente all’Urania di chiudere avanti 56-54 con Gay che sulla sirena sbaglia sotto canestro l’appoggio della possibile nuova parità.
L’ultima frazione inizia con un reverse di Simoncelli e la fisicità degli uomini di Villa ad avere la meglio sulla rapidità degli interpreti pescaresi. Milano è squadra esperta e con lucidità castiga ogni minima sbavatura degli avversari ma il grande cuore di Pescara ed un super Leonzio, letteralmente onfire dalla lunga distanza, riportano l’Amatori avanti di 2 con 3′ sul cronometro (67-69). Negri però è l’uomo che prende per mano i compagni e li conduce al break di 6-0 che porta le squadre agli ultimi, intensissimi 41” sul 73-69. Il canestro lombardo sputa prima due liberi di Caverni (che poi si macchia del quinto fallo personale) e poi una tripla di Potì, quello pescarese accoglie i due tiri dalla lunetta di Piunti facendo ormai presagire l’amaro epilogo. Una bomba di Capitanelli riaccende la speranza, che si spegne subito nella girandola di falli e liberi che si innesca. In A2 va subito l’Urania, che vince 79-74
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter