Un no con una firma all’impianto separazione rifiuti a Spoltore

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PESCARA – Oggi,26 settembre, nuova raccolta di firme contro la realizzazione di un impianto per la separazione dei rifiuti e per il lavaggio dei mezzi utilizzati per il trasporto del pattume, impianto che dovrebbe sorgere al confine tra Spoltore e Pescara. Il banchetto sarà di nuovo posizionato in Largo Madonna, dinanzi alla Basilica della Madonna dei Sette Dolori dove saranno raccolte  le adesioni delle migliaia di cittadini che in vario modo si stanno dichiarando contrari a quella struttura.

Si farà anche il  punto sulla raccolta di firme che durante la settimana è proseguita con il porta a porta, un’iniziativa ancor più rilevante dopo la seduta straordinaria del Consiglio comunale di Spoltore che  non ha chiarito gli aspetti oscuri della vicenda, ma ha tristemente confermato la volontà della giunta Ranghelli di andare avanti.

Il Coordinatore del Club delle Libertà Pescara Colli Alessio Di Pasquale  ha commentato:

la seduta dell’Assemblea civica di Spoltore ieri non ha soddisfatto nessuno : invano sindaco e assessore hanno tentato di difendere un progetto che, a fronte di un impianto di proporzioni immense per la selezione dei rifiuti, anche quelli organici, per i quali non è previsto però il trattamento, darà alla città di Spoltore come contropartita niente po’ po’ di meno che un ‘parco vista pattume’ dove immaginiamo che nessun cittadino porterà mai i propri figli a giocare o a trascorrere il proprio tempo libero.

Non una parola sul maleodore che si sprigionerà dall’impianto, compromettendo la vita di 400 residenti di Spoltore e di 40mila pescaresi che vivono nella zona Colli; non una parola sull’incremento indiscriminato del traffico di mezzi pesanti nella zona; non una parola sull’assenza, dal progetto, di certificazioni tanto rilevanti quanto la Valutazione ambientale strategica e la Valutazione d’impatto ambientale.

Non una parola, soprattutto, per le centinaia di cittadini che hanno paura dell’impatto sull’ambiente e sulla salute di un complesso destinato a intercettare i rifiuti di mezza regione, sebbene nelle aree circostanti la superficie che dovrebbe ospitare l’impianto ci sono utenti, imprenditori, che lavorano da decenni quei terreni, consentendo la nascita e crescita di uliveti secolari che non possono ora essere distrutti per una struttura dal forte impatto ambientale. Non basta: le aree sulle quali dovrebbe sorgere il complesso hanno una destinazione agricola che il Consiglio comunale di Spoltore dovrà mutare in destinazione artigianale, un passaggio che ci sembra assurdo però visto che Spoltore ha già a Cavaticchi una zona artigianale.

Contro la volontà di portare avanti il progetto continueremo però la nostra campagna informando la città su quanto sta accadendo, coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone. Sino a pochi giorni fa avevamo già totalizzato 400 adesioni alla petizione che intendiamo consegnare al sindaco di Spoltore Ranghelli, al Presidente della Provincia Guerino Testa e al Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi. Domani riporteremo il banchetto dinanzi alla Chiesa della Madonna dei Sette Dolori, dalle 9 alle 12.30 e faremo il primo conteggio della raccolta proseguita durante la settimana. Da lunedì organizzeremo ulteriori iniziative.

Un no con una firma all’impianto separazione rifiuti a Spoltore ultima modifica: 2010-09-26T10:21:24+00:00 da Donatella Di Biase
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Donatella Di Biase

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