PESCARA – “Questo premier fa finta di essere moderno, ogni giorno se ne deve inventare una, in realtà è bloccato dentro le ricette sancite dall’Europa”.
Così il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, a margine dell’attivo delle delegate e dei delegati della Fiom Abruzzo Molise che si è tenuto questa mattina a Pescara presso la Sala Consiliare del Comune.
“Dal Governo Monti in poi – ha aggiunto – non ci sono stati cambiamenti. Monti, Letta Renzi: sono cambiati i premier ma i vincoli sono gli stessi. Si sta facendo quello che l’Europa ci chiede: hanno tagliato le pensioni, privatizzato e reso liberi i licenziamenti”.
Sulle polemiche fra il governo e la Commissione Europea, Landini ha detto: “Mi sembrano tutte finte. Per che cosa? Per avere lo 0.1 o 0.2? Per avere il tesoretto e fare le cavolate di dare 500 euro ai diciottenni, anzichè fare un reddito minimo e far partire investimenti? Se si vuole fare una battaglia vera con l’Europa, il problema non è qualche margine di flessibilità, bisognerebbe invece cambiare le politiche”.
Aver introdotto il pareggio di bilancio nella Costituzione “è una cavolata pazzesca e andrebbe cambiato. Bisognerebbe fare una battaglia con gli altri paesi Europei per cambiare determinati vincoli e far ripartire davvero una politica di investimenti, perche’ dentro quella logica noi rischiamo di soffocare. Questo è il punto vero, e mi sembra che su questo versante il governo non stia altro che facendo quello che l’Europa da tempo sta chiedendo e non si stanno mettendo in discussione i vincoli europei”.
“Non siamo fuori dai problemi – ha ammonito Landini – Chi già andava bene, esportava e investiva continua a farlo. Tutta l’altra parte, che è una parte consistente, invece fatica. Se non c’è una ripresa vera degli investimenti e una politica industriale che fa ripartire l’economia, questi temi emergono con molta forza in tutta Italia”.
Infine, a proposito dell’impegno del premier Renzi a licenziare gli assenteisti, Landini ha affermato: “Ho le sensazioni che tutte le volte che le cose non vanno si deve inventare un obiettivo nuovo e rilanciarlo. Oggi l’obiettivo è dire che bisogna licenziare quelli che rubano o non fanno il loro lavoro, ma questo è già previsto nei contratti. La cosa cosa vera è che con i provvedimenti che sono stati fatti stanno rendendo facile i licenziamenti sotto ogni punto di vista. Ci sono casi in Italia di gente che viene licenziata per quello che pensa o dice: siamo di fronte ad una regressione”.