Torino-Pescara 3-1: tre punti di rabbia

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TORINO – I granata tornano al successo dopo due mesi contro un Pescara ingenuo, ma combattivo. Esultanza polemica di Bianchi dopo il suo gol. Il Torino centra la prima vittoria del 2011 (l’ultimo successo risaliva al 18 dicembre, 2-1 in casa contro l’Empoli) contro un Pescara bello, ma ingenuo e sfortunato. I biancazzurri non sono apparsi mai in soggezione contro un avversario più quotato, non rinunciando in nessun momento al loro gioco e mettendo spesso in crisi i granata, che alla fine l’hanno spuntata grazie alla maggiore carica nervosa.

FORMAZIONI CON SORPRESA – Alla lettura delle formazioni non si può trattenere lo stupore. Lerda lascia in panchina Bianchi e lancia l’inedita coppia Sgrigna-Antenucci. Per il resto la formazione è quella annunciata alla vigilia. Davanti a Rubinho, D’Ambrosio, Rivalta, Ogbonna e Garofalo compongono il solito quartetto difensivo, mentre a centrocampo Pagano e Lazarevic vengono piazzati sulle corsie esterne con De Vezze e De Feudis a fungere da cerniera di centrocampo. Nessuna sorpresa invece tra le fila abruzzesi. Di Francesco infatti presenta la formazione annunciata con Pinna tra i pali, Zanon-Olivi-Diamoutene-Capuano in difesa, Gessa-Cascione-Tognozzi-Petterini a centrocampo e la coppia Giacomelli-Sandovini in avanti.

IL TORO NON SFONDA, IL PESCARA COLPISCE – Il Toro prova subito a sfondare sul lato sinistro dei biancazzurri con Lazarevic che nei primi 25 minuti di gioco mette in seria crisi il giovane Capuano. Il primo pericolo però per Pinna arriva da destra con Pagano che impegna il numero uno sardo con una bella conclusione a giro di destro. Il Toro attacca ma non sfonda, anche perchè Sgrigna non dà ragione al suo tecnico, che lo ha preferito a Bianchi, risultando del tutto avulso alla manovra. Il Pescara quindi riesce a controllare le sfuriate dei granata e perviene al gol alla prima occasione. Al 12′ infatti Diamoutene porta in vantaggio gli abruzzesi, su assist dalla destra di Gessa, mettendo in tuffo di testa la palla alle spalle di Rubinho. Per il maliano è il sesto gol in assoluto in serie B. Il Toro accusa il colpo e inizia a sbandare mentre il Pescara tiene agevolmente. Al 23′ però Lazarevkic salta Capuano e dalla linea di fonda scaglia un tiro che finisce fuori.

IL TORO VEDE ROSSO – E’ il preludio al gol che si materializza al 34′. Su una percussione di Pagano, i difensori abruzzesi si dimenticano De Vezze che insacca di testa il cross dell’ex reggino. Raggiunto il pari, il Toro pare liberarsi dei fantasmi che fin qui lo hanno bloccato e inizia ad attaccare a testa bassa, lasciando però spesso la difesa in balia dei contropiede abruzzese. Così l’ultimo brivido del primo tempo è firmato da Sansovini. Al 45′ infatti una punizione di Cascione libera il numero nove che con una finta dal fondo disorienta l’avversario e rimette la palla in area piccola per Olivi che viene provvidenzialmente anticipato da Garofalo in corner. Nel secondo tempo il copione non cambia. Il Toro continua ad attaccare alla ricerca del vantaggio e alla fine sfonda. Al 49′ Antenucci scatta sul filo del fuorigioco su un lancio di 40 metri di Ogbonna, si libera di Diamoutene e batte Pinna.

BIANCHI NERO – Il vantaggio galvanizza i granata. Al 58′ Sgrigna scambia in velocità il pallone con D’Ambrosio che lo rimette a centroarea per l’ex vicentino, anticipato da Zanon in corner. Al 67′ Lerda inserisce Bianchi per Pagano. Il capitano ci mette nove minuti per apporre la sua firma sul match. Antenucci parte in contropiede e serve Lazarevic che mette al centro per Bianchi, che a sua volta fulmina Pinna. L’esultanza del numero nove, rivolta contro Lerda per l’esclusione dall’11 iniziale, dice tutto del momento non certo felice vissuto dai granata. Due gol di vantaggio infatti non sono sufficienti per permettere al Torino di portare a casa comodamente il risultato.

BRIVIDI FINALI – Al minuto 84 infatti, Nicco (entrato per Tognozzi) coglie la traversa. Cinque minuti dopo Sandovini si fa parare un rigore da Rubinho commesso per un fallo di mano in area di Rivalta.
Un minuto dopo il Torino sfiora il 4-1 con il neoentrato Pellicori che non arriva per un soffio su un tirocross di Bianchi.

LERDA VINCENTE, MA PREOCCUPATO – La vittoria dei granata salva la panchina di Reja, ma non risolve i problemi dei torinese. L’esultanza polemica di Bianchi al momento del gol dice che l’ambiente del Torino è una polveriera in procinto di saltare in aria. La vittoria è arrivata più per errori del Pescara in fase difensiva che per una reale supremazia degli uomini di Lerda. Per il Pescara invece si tratta di una sconfitta che fa rabbia: con una maggiore attenzione in fase difensiva gli abruzzesi sarebbero potuti uscire dal comunale con un risultato diverso. Martedì nel recupero di campionato contro l’Empoli in casa ci potrà essere il pronto riscatto.

TABELLINO:

TORINO (4-4-2): Rubinho, D’Ambrosio (76′ Cavanda), Rivalta, Ogbonna, Garofalo; Lazarevic, De Vezze, De Feudis, Pagano (67′ Bianchi); Antenucci (90′ Pellicori), Sgrigna. A disposizione: Bassi, Di Cesare, Budel, Obodo. Allenatore Franco Lerda.

PESCARA (4-4-1-1): Pinna; Zanon, Olivi, Diamoutene, Capuano M.; Gessa, Tognozzi (63′ Nicco), Cascione, Petterini (79′ Stoian); Giacomelli (56′ Maniero); Sansovini. A disposizione: Bartoletti, Sembroni, Del Prete, Bucchi. Allenatore Eusebio Di Francesco.

ARBITRO: Davide Massa di Imperia (assistenti: Marrazzo-Melloni; quarto uomo: Santonocito).

RETI: 12′ Diamoutene (P), 33′ De Vezze (T), 48′ Antenucci (T), 76′ Bianchi (T). AMMONITI: 28′ Tognozzi (P), 43′ Ogbonna (T), 68′ Capuano M. (P), 73′ Zanon (P).

NOTE: all’88’ Rubinho para un calcio di rigore a Sansovini.

[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]

Torino-Pescara 3-1: tre punti di rabbia ultima modifica: 2011-02-20T00:24:33+00:00 da Davide Luciani
Pubblicato da
Davide Luciani

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