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Tante firme per non assuefarsi ad un nuovo tentativo di scempio ambientale

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Continua la raccolta firme, nel quartiere Colli ,  per esprimere la contrarietà dei cittadini all’ipotesi di realizzare un impianto di separazione rifiuti tra Spoltore e Pescara

PESCARA – Dopo la seconda domenica di raccolta di firme per dire no alla realizzazione dell’impianto di separazione dei rifiuti e per il lavaggio dei mezzi utilizzati per il trasporto del pattume, impianto che dovrebbe sorgere al confine tra Spoltore e Pescara, si sono registrate in tutto seicento adesioni. Duecento  quelle raccolte in sole tre,domenica scorsa, ore presso il banchetto allestito nel piazzale antistante la Basilica della Madonna dei Sette Dolori.

Nei prossimi giorni si intensificherà la raccolta firme aprendo diversi punti di riferimento sul territorio  e sarà inviata  la petizione al sindaco di Spoltore Ranghelli, al Presidente della Provincia Guerino Testa e al Presidente della giunta regionale Gianni Chiodi, affinchè ciascuno per propria competenza impedisca l’ennesima offesa a un territorio che ancora oggi soffre per la presenza dell’ex discarica di Fosso Grande, un territorio oggi a rischio, specie dopo la seduta straordinaria del Consiglio comunale di Spoltore in cui è emersa la volontà della giunta Ranghelli di andare avanti con il progetto.

Il  Coordinatore del Club delle Libertà Pescara Colli Alessio Di Pasquale promotore dell’iniziativa  con il Presidente della Circoscrizione Colli Mauro Renzetti, ha sottolineato:

parliamo di una problematica che interessa circa 400 residenti sul versante di Spoltore e almeno 40mila su Pescara  e che ora rischiano di vedersi sorgere un nuovo impianto per la separazione dei rifiuti proprio sotto le finestre di casa. Ieri abbiamo proseguito la raccolta di firme in piazza per la petizione popolare tesa a impedire l’ennesimo scempio compiuto ai danni del quartiere colli: in tre ore abbiamo registrato altre 200 adesioni che si sono sommate alle 400 registrate nei giorni scorsi, centinaia di cittadini che hanno sottoscritto l’atto, decisi a dire ‘no’ a quell’impianto dopo aver dovuto sopportare per trent’anni i miasmi della discarica di Fosso Grande.

Tanti negli ultimi giorni hanno chiesto di vedere il progetto e si sono detti pronti alla mobilitazione, ma soprattutto tutti hanno espresso perplessità per la posizione assunta dall’amministrazione comunale di Spoltore, di fatto l’unico Ente che continua a dirsi favorevole all’intervento, dopo la contrarietà già espressa dal Comune e dalla Provincia di Pescara, nonché dalle maggiori associazioni ambientaliste del territorio e, all’unanimità, da tutti i partiti.

Tutti si chiedono perché il Comune di Spoltore si sia arroccato sulle sue decisioni pur avendo ancora ampi margini per fermare l’iniziativa privata non avendo ancora approvato il progetto in Consiglio comunale e avendo ratificato solo un parere di ammissibilità. La petizione verrà consegnata al sindaco di Spoltore, al Presidente della Provincia Testa e al Presidente della Regione Chiodi per sollecitare il loro intervento e far capire loro che la cittadinanza rifiuta anche solo l’idea di veder sorgere di nuovo in quel quartiere un impianto per la lavorazione e il trattamento del pattume differenziato.

Nelle aree circostanti la superficie che dovrebbe ospitare l’impianto ci sono utenti, imprenditori, che lavorano da decenni quei terreni, consentendo la nascita e crescita di uliveti secolari che non possono ora essere distrutti per una struttura dal forte impatto ambientale. Non basta: le aree sulle quali dovrebbe sorgere il complesso hanno una destinazione agricola che il Consiglio comunale di Spoltore dovrà mutare in destinazione artigianale, un passaggio che ci sembra assurdo però visto che Spoltore ha già a Cavaticchi una zona artigianale.

Tante firme per non assuefarsi ad un nuovo tentativo di scempio ambientale ultima modifica: 2010-09-28T01:15:10+00:00 da Donatella Di Biase
Pubblicato da
Donatella Di Biase

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