Chieti

La storia del Sergente Capo pilota della “Air Force” Severino Di Cocco

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Partecipò, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, alla storica “The Berlin Airlift” (il ponte aereo per Berlino ritenuta una delle più grandi missioni di aiuto umanitario della storia). Era nato a Guardiagrele, in provincia di Chieti, nel 1927

GUARDIAGRELE – Severino “Sevy” Di Cocco nacque a Guardiagrele, in provincia di Chieti, nel 1927, da Carmine (trentanovenne “contadino” – figlio di Donato e Gentilina Zulli) e da Maria Nicola Rosica (trentatreenne “contadina” – figlia di Nicolangelo e Maria Tinari). I suoi genitori si erano sposati a Guardiagrele il 28 febbraio 1920. Il padre emigrò, una prima volta, nel 1905, alla ricerca del “sogno americano” e giunse ad “Ellis Island” sul piroscafo “Prinz Adalbert”. Solo nel 1933 tutta la famiglia si ricongiunse negli Stati Uniti. Viaggiarono sul piroscafo “Vulcania”. “Sevy” crebbe nel New Jersey, lavorando nella fattoria del padre. Entrò nell’esercito degli Stati Uniti alla fine della seconda guerra mondiale. Successivamente si arruolò nella “Air Force”.

Uno dei suoi primi incarichi fu quello di partecipare con il “53rd Troop Carrier Squadron” alla famosa operazione “The Berlin Airlift” (il ponte aereo per Berlino, prima grande prova di determinazione dell’America durante la guerra fredda, una delle più grandi missioni di aiuto umanitario della storia). Durante il famoso ponte aereo di Berlino, ai 2 milioni e mezzo di residenti di quella città venne fornito cibo e provviste per oltre 15 mesi durante il blocco sovietico. In Germania “Sevy” conobbe Anna Maria Bopp (sopravvissuta agli orrori della seconda guerra mondiale fornì utile supporto come traduttrice all’esercito americano) che sarebbe poi divenuta sua moglie. “Sevy” prese parte al ponte aereo in Giappone e a quello a sostegno delle truppe statunitensi durante la Guerra di Corea.

Tornò in Germania dove, il 4 ottobre del 1952, sposò Anna Maria Bopp (1928-2017) che gli diede cinque figli: tre femmine Marie Luise, Catarina e Christina e due maschi il Tenente Colonnello Ricardo Di Cocco e il Tenente Colonnello Marc Di Cocco (entrambi dell’Aeronautica Militare). “Sevy” servì in diverse località: San Antonio in Texas; Dover nel Delaware; Chicopee nel Massachusetts; nella “McGuire Air Force Base”. E inoltre ricoprì ruoli importanti in New Jersey e a Washington. Servì con la “Air Force” in Francia, Germania, Portogallo, Medio Oriente e Sud-Est asiatico. Alla fine fu promosso “Chief Master Sergeant” della “Air Force”, il grado più alto possibile per un sottufficiale, limitato per legge solo all’uno per cento dell’intera forza arruolata. Severino “Sevy” Di Cocco morì il 24 gennaio 2012.

A cura di Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”

La storia del Sergente Capo pilota della “Air Force” Severino Di Cocco ultima modifica: 2021-02-05T14:33:25+00:00 da Redazione
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Tags: Guardiagrele

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