Nello specifico i militari dell’Arma sono andati a casa della sorella più giovane, nel quartiere Rancitelli, al fine di eseguire un provvedimento di sospensione provvisoria di misura alternativa e contestuale trasferimento in carcere emesso a suo carico dall’Ufficio di Sorveglianza di Pescara; la maggiore ha aperto la porta non immaginando di trovarsi di fronte i militari che, inizialmente, si sono quasi visti sbattere la porta in faccia.
La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire anche un bilancino elettronico di precisione nonché la somma in contanti di 1.175 euro, ritenuti provento dell’illecita attività di spaccio. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria le sorelle sono state tradotte presso la Casa Circondariale di Chieti, in attesa dell’udienza di convalida.
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter