L’attività di stoccaggio prevede il riutilizzo dei giacimenti esauriti, situati a 1.000-1.700 metri di profondità e consente di conservare il gas naturale nelle originarie condizioni di sicurezza in cui la natura lo ha custodito per milioni di anni, mantenendo inalterato lo stato dei luoghi e assicurando la salvaguardia dell’ambiente.
“Per quanto riguarda il progetto di gasdotto interrato Rete Adriatica e la centrale di Sulmona, ribadiamo che non ci sono rischi per la salute e la sicurezza dei cittadini ne’ problematiche relative alla sismicità – così una nota – Snam e’ sempre disponibile al dialogo con le istituzioni e la popolazione per un confronto sulle proprie iniziative”.
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