Settore agroalimentare: le aziende chiedono maggiore promozione dei prodotti locali

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Febbo illustra la richiesta delle aziende del settore che registra una crescita del 4,4% e l’export un  +6,9%

PESCARA – L’ Abruzzo promuoverà i propri prodotti anche in Canada, come richiesto esplicitamente da centinaia di aziende del territorio che desiderano aumentare l’attività promozionale, svolta a tutti i livelli dalla Regione Abruzzo nel settore agroalimentare.

L’ ha  affermato l’assessore all’Agricoltura, Mauro Febbo spiegando la motivazione che l’ ha indotto ad aderire alla manifestazione:

proprio per rispondere all’appello di ben 457 aziende agroalimentari di vari settori con le quali questo Assessorato è in contatto costante. In Canada come altrove, non andiamo a perdere tempo, né a sperperare i soldi degli abruzzesi. Venuto meno l’appuntamento in India, sono stati gli operatori del settore a chiederci di partecipare a quello di Montreal e noi lo abbiamo fatto volentieri.

Partecipare ad una Fiera a livello internazionale costa al pubblico fra stand, allestimenti, attrezzature e spese di soggiorno e al privato fra quota e spese di soggiorno. Solo l’acquisto dello spazio incide per centinaia di migliaia di euro.

continua a spiegare l’assessore:

Basti pensare che per partecipare al Vinitaly, una Regione come la Campania ha speso 5,8 milioni di euro,la Sicilia 4,9 milioni, il Veneto 5,3 milioni di euro.

La Giunta abruzzese, alle prese con le note ristrettezze ma che non vuole per questo rinunciare a ruoli e funzioni, ha cancellato appuntamenti nei Paesi come Romania, Estonia e altri che per le condizioni socio-economiche difficilmente potrebbe attecchire la vendita di prodotti abruzzesi. Per la prima volta invece, alle Fiere contribuiscono finanziariamente in maniera consistente Unioncamere e il Centro estero delle Camere di commercio e  da due anni, la Regione Abruzzo aderisce ai bandi e dunque accede ai contributi stanziati direttamente dal Governo nazionale.

Per la prima volta infatti ,la Regione usufruisce di misure attivate grazie al Piano di Sviluppo Rurale (Psr) e dunque di finanziamenti che provengono dall’Unione Europea: quindi, anche i governi nazionali ed europeo credono e vogliono che la Regione faccia promozione. Favorita anche dal fatto che le spese per la partecipazione della Regione a Fiere e Rassegne sono diminuite,come spiega l’assessore:

siamo passati dagli otto milioni di euro dell’ultima legislatura a poco è più di un milione e 700 mila euro ottenendo, mi sia consentito, migliori risultati in termini promozionali rispetto al passato. Ci sono, lo ribadisco, i contributi dei privati che ci chiedono insistentemente di partecipare a Fiere e Rassegne soprattutto a livello internazionale. Fiere e Rassegne sono l’occasione in cui, esposizioni a parte, si realizza l’incontro fra domanda e offerta, si firmano contratti, si gettano le basi per costituire ed ampliare reti commerciali. Non sono gite, né gitarelle.

Una promozione molto importante avviene nell’ambito abruzzese: basti pensare che solo il 37% degli abruzzesi consuma pasta locale, poco più del 50% acquista olio abruzzese e il 55% beve vino abruzzese.  A fronte della complessiva attività di promozione che viene svolta, i risultati pubblicati pochi giorni fa, sono inequivocabili: nel 2009, anno nero per l’economia, l’unico dato positivo del Prodotto interno lordo  è arrivato dall’agroalimentare che ha fatto registrare una crescita del 4,4 per cento con un significativo più 6,9% delle esportazioni. Nel primo trimestre del 2010 la crescita dell’intero settore è al +6,9% e le esportazioni fanno segnare + 16%. Nel trend di crescita si distinguono il vino, +16%, e la pasta, + 25%, una crescita ancora più significativa se si pensa che sono aumentati i volumi mentre i prezzi in alcuni casi sono diminuiti.

E conclude:

I dati del primo semestre 2010, seppure non definitivi, sono ancora migliori. Questi sono fatti e dati ufficiali presentati anche dall’economista abruzzese,il professor  Pino Mauro, un docente universitario che non è notoriamente vicino alla mia parte politica. Quanto alle spese sostenute per Fiere e Rassegne, la rendicontazione è pubblica e disponibile. La verità è che vorremmo essere anche più presenti a tali manifestazioni: per adesso le difficili condizioni economiche non ce lo consentono ma non per questo verrà meno un forte sostegno alla promozione, a tutti i livelli, dell’agroalimentare abruzzese.

Settore agroalimentare: le aziende chiedono maggiore promozione dei prodotti locali ultima modifica: 2010-09-10T09:49:35+00:00 da Annarita Ferri
Pubblicato da
Annarita Ferri

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