Ryanair, Sospiri e Febbo su conferma chiusura base di Pescara

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“Dopo le quattro ore di chiacchiere cui abbiamo assistito in Consiglio comunale prima e in Consiglio regionale dopo, si sono volatilizzati tutti gli impegni assunti dal Governatore e il nostro scalo ha perso definitivamente la presenza della Ryanair “hanno annunciato i consiglieri Forza Italia (Regione Abruzzo)

ABRUZZO – “Se si continua così il dado sarà tratto e non si potrà più tornare indietro: Ryanair ha definitivamente confermato la chiusura della base operativa di Pescara, a partire dal prossimo 31 ottobre, e, con una comunicazione interna, sta già predisponendo il trasferimento del personale. Ciò che è grave è la motivazione che ha cancellato qualunque possibilità di ripensamento: da un lato l’aumento della tassa d’imbarco passeggeri, decisa dal Governo Renzi e non osteggiata, in alcun modo, dal Governatore della Regione Abruzzo D’Alfonso. Dall’altro il logorio dei rapporti tra la compagnia irlandese e l’attuale governance della Saga che, a oggi, non ha tentato alcun approccio con la Ryanair.

Non si è fatta sentire la Saga, né tantomeno la stessa Regione Abruzzo, che pure aveva assunto impegni solenni in tal senso in Consiglio regionale. Ancora una volta l’Abruzzo paga le bugie di un Presidente che si assumerà la responsabilità della chiusura dell’aeroporto d’Abruzzo”. La denuncia arriva dai consiglieri regionali di Forza Italia, alla Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo, venuti a conoscenza delle ultime comunicazioni riservate della Ryanair.

“Dopo le quattro ore di chiacchiere cui abbiamo assistito in Consiglio comunale prima e in Consiglio regionale dopo, si sono volatilizzati tutti gli impegni assunti dal Governatore e il nostro scalo ha perso definitivamente la presenza della Ryanair – hanno annunciato Sospiri e Febbo -. Lo scorso 17 febbraio la compagnia irlandese ha inviato a tutto il proprio personale impiegato nella base operativa di Pescara una comunicazione riservata interna nella quale ha confermato la chiusura della struttura del capoluogo adriatico, dunque l’abbandono del nostro aeroporto, innanzitutto a causa della decisione del Governo Renzi di aumentare la tassa d’imbarco. Decisione contro la quale non un esponente del Pd ha detto una parola di protesta.

Nella stessa comunicazione sono state date le disposizioni per il trasferimento del personale, dando a ciascuno la possibilità di esprimere le proprie preferenze, indicando almeno 3 basi alternative in cui poter andare, sempre sulla base delle disponibilità e delle proprie attitudini. Le preferenze dovevano essere espresse entro il 21 febbraio ed entro il 31 marzo ciascuno conoscerà la propria destinazione. Ciò significa che Pescara sta per perdere un indotto di almeno 200 unità, considerando il personale Ryanair impiegato a Pescara in modo fisso, oltre ai piloti, agli equipaggi, molti dei quali avevano comunque trasferito le proprie famiglie nel capoluogo adriatico. E questo senza dimenticare il disagio di chi ora sarà costretto a lasciare tutto, rifare la valigia e andare altrove.

Ma – hanno aggiunto Sospiri e Febbo – è evidente che la causa dell’addio non è solo l’aumento delle tasse, un aumento nazionale e che quindi interesserà anche altri aeroporti italiani, dove invece Ryanair ha confermato la propria presenza. E infatti da fonti interne è emerso che la compagnia irlandese ha deciso di lasciare Pescara anche in seguito al deterioramento dei rapporti con la Regione Abruzzo e con la Saga, un deterioramento iniziato già da mesi, con incontri andati a vuoto per quel nuovo management della società chiusa a qualunque proposta innovativa che sarebbe stata avanzata dalla compagnia, oltre al taglio del 50 per cento del contratto. Non solo: smentendo clamorosamente tutti gli impegni assunti in Consiglio regionale, né la Regione Abruzzo, dunque né il Presidente D’Alfonso, né il suo delegato ai Trasporti Camillo D’Alessandro, né tantomeno la Saga hanno tentato, negli ultimi giorni, di riallacciare un dialogo con la Ryanair, ossia di riaprire una trattativa, così come deciso in aula.

Nessuno ha preso il telefono per concordare un incontro, nessuno ha inviato una mail per tentare un approccio, magari anche per manifestare il sentimento dell’Abruzzo intero che non vuole l’abbandono di Ryanair, e questo pur sapendo che il vettore aveva dato come data ultima per qualunque contatto lo scorso 15 febbraio, e questo non come ‘ritorsione’ contro l’Abruzzo, ma perché Ryanair è un’impresa che lavora su progetti e programmi a lunga scadenza. E il silenzio del Governatore D’Alfonso e della stessa Saga è vergognoso, oltre che colpevole: è inconcepibile che il management della Saga abbia gestito l’intera vicenda come se fosse un ‘affare’ personale di un’azienda privata, e non piuttosto una questione di interesse regionale e collettivo di un ente strumentale, e di questo il Presidente della Saga sarà chiamato a rispondere agli Organi democraticamente eletti della Regione Abruzzo.

A questo punto sembra che la parola ‘fine’ sia stata scritta: Ryanair, un colosso del trasporto passeggeri, ha già annunciato l’apertura di 7 nuove basi in Europa, contemporaneamente alla chiusura di Pescara, e l’aereo di Pescara sembra sia stato già assegnato a nuova destinazione. Riteniamo inaccettabile tale situazione – hanno aggiunto Sospiri e Febbo -: di nuovo chiediamo al Governatore D’Alfonso di rispettare gli impegni dei quali è stato investito dal Consiglio regionale e di tentare comunque un contatto con la compagnia Ryanair, ovviamente esonerando l’attuale governance della Saga che ha clamorosamente fallito la propria mission, ossia lavorare per mantenere aperto l’aeroporto d’Abruzzo, pensando di confondere le acque pubblicizzando in pompa magna piccoli vettori estivi che, già in passato, hanno sempre chiuso con forti passività, pagati con le tasse degli abruzzesi. Oggi la gestione della Saga non può più trattare personalmente con Ryanair, ma occorre individuare un gruppo di lavoro capace di dialogare e di riallacciare un rapporto logorato, ma che non vogliamo ancora considerare finito”.

Ryanair, Sospiri e Febbo su conferma chiusura base di Pescara ultima modifica: 2016-02-25T00:25:17+00:00 da Redazione
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