PESCARA – Il personale della Polizia di Stato, nella serata di ieri ha arrestato S. S., pescarese, classe’ 91, per il reato di furto aggravato. Nella circostanza, gli operanti del Reparto Prevenzione Crimine Abruzzo, mentre percorrevano via E. Ferrari notavano un individuo che spingeva un motociclo Yamaha T-Max grigio targato BK07585 ed, insospettiti dal fatto che lo stesso non aveva a seguito un casco decidevano di effettuare un controllo di Polizia. Durante le fasi d’identificazione l’individuo riferiva, in un primo momento, di aver ricevuto in prestito il motociclo in questione; alla richiesta di poter visionare i documenti del motociclo e la chiave, il S. spontaneamente, riferiva di aver asportato il mezzo dal cortiletto di un’ abitazione. Gli agenti effettuavano una perquisizione personale che dava esito positivo in quanto all’interno della tasca dei pantaloni indossati dal S. si rinvenivano uno spessimetro metallico utilizzato per forzare la serratura del blocchetto d’accensione della moto ed un connettore elettrico i cui fili erano collegati insieme per ricavarne un ponte elettrico idoneo per l’avviamento del motore; il tutto debitamente sequestrato. Gli operanti, in effetti, constatavano l’effettivo furto della moto ed il danneggiamento del blocchetto d’accensione. L’arrestato, dopo le formalità di rito, veniva accompagnato presso la sua abitazione sottoponendolo agli arresti domiciliari in attesa del rito per direttissima previsto in data odierna.
Nel pomeriggio di ieri, personale della Polizia di Stato ha arrestato J. V., nata a Cittadella (PD), classe’ 91, cittadina croata, domiciliata a Roma. In particolare, in esecuzione all’ordinanza emessa dal Tribunale Ordinario di Firenze, personale della Squadra Volante, nel corso di un controllo su segnalazione di un cittadino, arrestava la J. dovendo la stessa espiare la pena di anni 1, mesi 9 e giorni 15 di reclusione poiché riconosciuta colpevole dei reati di cui agli artt. 624 bis e 625 comma2 C.P. Fatti commessi a Firenze in data 03.12.2013. L’arrestata, dopo le formalità di rito, veniva accompagnata presso la Casa Circondariale di Chieti.