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Pescara, riunione del Comitato di sorveglianza del Fondo Sociale Europeo

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PESCARA – Ieri presso i locali dell’ex Aurum di Pescara, si è svolta la riunione del Comitato di sorveglianza del Fondo Sociale Europeo alla presenza dell’Assessore al Lavoro della Regione Abruzzo, Avv. Paolo Gatti, delle Autorità Comunitarie competenti, dei dirigenti regionali del settore e dei rappresentanti del mondo del lavoro e delle parti sociali. La Consigliera di Parità Regionale, Prof.ssa Letizia Marinelli, membro di diritto del Comitato di sorveglianza, attività che svolge senza percepire alcuna indennità, è intervenuta, ripetendo anche in questa occasione, come del resto nelle precedenti convocazioni, la difficoltà di rinvenire nel rapporto di attuazione dell’anno 2012, dati concreti esaustivi ed efficaci sull’impatto delle politiche della formazione e del lavoro finanziate ed attuate, rispetto al target specifico delle questioni di genere e di disparità di trattamento delle donne sul posto di lavoro e sulle misure utili a favorirne l’ingresso nelle attività produttive.Gli indicatori di risultato di tali politiche continuano a non essere rilevati come testualmente si evince negli atti pubblicati: indicatori 9 e 10 obiettivo specifico 2f. I dati assoluti di tale Obiettivo nel 2009 non sono disponibili su progetti “utili” a migliorare l’accesso delle donne all’occupazione e ridurre le disparità di genere. Nel 2010 ne risulta avviato uno soltanto con 45 destinatari specifici. Nel 2011 ne risultano conclusi 18 con 69 destinatari, ciò vuol dire che sono aumentati i progetti ma in rapporto non crescono i soggetti coinvolti. Nel 2012 ne risultano conclusi 52 per 128 destinatari. Nell’ambito del suddetto Obiettivo specifico 2f, che ha la sola finalità di migliorare l’accesso delle donne all’occupazione e ridurre la disparità di genere, nel 2012 sono state 27 le donne che hanno ricevuto incentivi per il lavoro autonomo, 49 quelle che hanno ricevuto aiuti per la formazione, solo 7 le donne beneficiarie d’interventi per la formazione nel ciclo universitario, mentre sono 45 le donne che hanno beneficiato di formazione per la creazione d’impresa.

Perplime il fatto che su interventi specifici mirati in favore delle donne (destinatari specifici), siano stati coinvolti uomini, e per alcune fasce d’età, addirittura prevalgano gli uomini sulle donne. La Consigliera di Parità Regionale dichiara che i dati quantitativi sono insufficienti per poter parlare di politiche di genere nel territorio mentre si rileva che a questo punto non si possa più attendere né derogare dalla necessità di conoscere nel dettaglio la qualità degli interventi di genere finanziati, realizzati e conclusi, altrimenti la confusione tra programmazione e dichiarazioni d’intenti generiche ed astratte, resta l’elementofuorviante della questione femminile nel mercato del lavoro.

Pescara, riunione del Comitato di sorveglianza del Fondo Sociale Europeo ultima modifica: 2013-06-26T01:47:19+00:00 da Redazione
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