Questa iniziativa, che nel 2012 ha avuto il suo inizio con l’intuizione di un presepe emozionale che voleva far rivivere al visitatore l’evento della nascita di Nostro Signore, continua a conservare tutta la sua voglia di essere un presepe che coinvolge e trascina il visitatore e lo rende testimone dell’ incarnazione del figlio di Dio.
Infatti, varcato il cancello, il visitatore viene coinvolto dall’atmosfera del luogo, dalle arti e dai mestieri, dal lusso di Erode e dalla semplicità dei bimbi… diventando lui stesso un viandante di Betlemme che, incuriosito, cerca la capanna della natività per vivere in prima persona la lieta novella.
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