Giampaolo Matrone, uno dei sopravvissuti della catastrofe di Rigopiano, che nelle ultime settimane ha manifestato due volte sotto la Prefettura, esprime la sua soddisfazione
“Oggi è una bella giornata. Alla notizia che gli indagati sono saliti a 23 la sensazione è stata così forte che la mano sinistra, l’unica che mi è rimasta, tremava tutta”.
Così Giampaolo Matrone, uno dei sopravvissuti della catastrofe di Rigopiano, ma a carissimo prezzo – sotto l’hotel travolto dalla valanga ha perso la moglie ed è rimasto invalido -, ha commentato l’ondata di avvisi di garanzia notificati oggi, giovedì 23 novembre, dalla Procura di Pescara, e che vanno ad aggiungersi ai sei già spiccati in precedenza.
“Appena ho saputo, ho “mollato” la fisioterapia alla mano destra a cui mi stavo sottoponendo, come ogni mattina, e sono corso a Pescara: durante il tragitto in macchina mi sono scese lacrime, ma di gioia” aggiunge il pasticciere di Monterotondo, che ringrazia di cuore la Procura “per l’ottimo lavoro che sta svolgendo”.
“Non è finita qui, so che ci saranno a breve altre clamorose novità. E magari arriveremo a 29, proprio come il numero delle vittime della tragedia”.
“Intanto, però – aggiunge – nell’elenco c’è il Prefetto di Pescara Francesco Provolo, o meglio l’ex prefetto, che io chiamo il “Prefetto di Rigopiano”, colui che mi aveva detto di avere la coscienza pulita e che ero vivo grazie a lui: adesso è indagato. E c’è la direttrice della centralinista che ha irriso l’allarme, ritardando i soccorsi” continua il superstite, che nelle ultime settimane ha manifestato per ben due volte sotto la Prefettura, finendo anche per essere “segnalato” da Provolo alla stessa Procura.
“Adesso però – conclude Matrone – pretendo le dimissioni di queste persone, che sono anche figure apicali di Enti pubblici, dirigono uffici e dipartimenti che hanno anche a che fare con la sicurezza pubblica, hanno responsabilità sui cittadini. Vogliamo un’altra Rigopiano?”.
Soddisfazione è stata espressa anche dal dott. Ermes Trovò, Presidente di Studio 3A, la società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità in ogni tipologia di sinistro, a tutela dei diritti dei cittadini, a cui Matrone si è affidato per ottenere giustizia, attraverso il consulente personale Angelo Novelli.
“Siamo ancora nelle fasi preliminari ma il fatto che la macchina della Giustizia si stia muovendo in modo così celere e deciso testimonia della volontà di andare fino in fondo e ci fa ben sperare che si arrivi quanto prima all’accertamento di tutte quante le responsabilità – conclude il dott. Trovò -: un atto doveroso per le vittime, per i loro familiari e per il Paese intero”.
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