«La prima volta sono stata in Africa da studente di Medicina, grazie all’accordo che il Cuamm ha con il SISM (Segretariato Italiano Studenti di Medicina): un mese a Wolisso, in Etiopia, nel 2011. Nel 2012 ho conosciuto la realtà di Tosamaganga, in Tanzania, dove ho trascorso un mese sempre da studente, e nel 2017 sono tornata a Wolisso, per 6 mesi, come specializzanda. Ora voglio mettermi in gioco da pediatra», dice Raffaella Marino.
E prosegue: Non sono io che ho scelto l’Africa, è l’Africa che ha scelto me. Una volta tornata dall’Etiopia, l’Africa è diventata per me una sorta di “ossessione”, un pensiero fisso, una spinta irrefrenabile. L’esperienza lavorativa e i legami creati con i locali hanno lasciato in me un ricordo vividissimo, da cui non riesco più a prescindere. Ora mi aspetta una realtà molto diversa: il Sud Sudan. Ma sono consapevole del fatto che sia un’opportunità insostituibile quella che mi si presenta. Mi sento una privilegiata, sto ricevendo un regalo dal valore inestimabile, la parte migliore che il lavoro da medico possa offrire. Non vedo l’ora di potermi di nuovo trovare proprio nel posto in cui voglio essere, un posto dove la condivisione della realtà “povera di superfluo” arricchisce più d’ogni altra cosa.
È possibile sostenere il lavoro dei medici del Cuamm con una donazione su c/c postale 17101353 e online su www.mediciconlafrica.org: con 40 euro è possibile garantire ad una futura mamma il parto assistito. Per contribuire con il proprio 5×1000, il codice fiscale del Cuamm è 00677540288.
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