L’assessore all’Associazionismo Maria Grazia Palusci e l’assessore alle Politiche sociali Guido Cerolini hanno preso parte a tale convegno promosso dalla Caritas diocesana.
Ha detto Palusci:
la diversità culturale è ormai il vero specchio della nostra identità e per garantire una reale integrazione occorre pensare sempre più a un’italianità allargata e accogliente, disponibile a comprendere, ad accettare, chiedendo al proprio interlocutore analogo rispetto. E integrazione è inevitabilmente anche condivisione, del lavoro, degli spazi, delle nostre realtà.
Ha detto Cerolini:
a Pescara quella dell’immigrazione è una realtà importante: negli ultimi anni abbiamo visto un aumento esponenziale degli arrivi sul nostro territorio, con una geografia ben delineata che, nelle zone collinari, vede soprattutto la presenza delle comunità senegalesi, mentre a Porta Nuova, San Donato e Villa del Fuoco vede soprattutto insediamenti di famiglie Rom, spesso provenienti dall’Est Europa. Un flusso continuo che inevitabilmente sta diversificando anche il volto della città e le sue esigenze, con un incremento proporzionale dei problemi a carico delle nostre strutture, specie per quanto riguarda l’inserimento lavorativo, che assume contorni di criticità in presenza di minori nel nucleo familiare o di diversamente abili. Tra i progetti realizzati e finanziati dal Comune di Pescara c’è il ‘Pescara Include’ che ha promosso tirocini formativi e borse-lavoro con contratti a tempo determinato presso le aziende locali, ma molte delle stesse imprese che pure avevano aderito all’iniziativa, a causa della crisi attuale, hanno manifestato l’impossibilità a rispettare gli impegni precedentemente assunti. Ma l’amministrazione va comunque avanti e senza dubbio i programmi specifici elaborati con la Caritas saranno i più efficaci per l’inserimento sociale e per favorire la migliore integrazione sociale dei cittadini stranieri, senza dimenticare il progetto Pro-Vita che si sta avviando verso il terzo anno di attività.
Ha sottolineato Palusci:
quello che dobbiamo portare avanti è il principio dell’accoglienza nella legalità, aiutando a valorizzare la diversità intesa come risorsa. Spesso vediamo l’immigrato come un concorrente che ci porta via il lavoro, in realtà non è così, ma è l’idea culturale che va cambiata e in tal senso sta lavorando il mio assessorato, partendo dal quesito sul ‘come saremo’ tra qualche anno e portando avanti progetti lungimiranti, capaci di far emergere un’italianità allargata.
Alle 13.30 si è aperto il ristorante multietnico ‘I sapori del mondo’ e nel pomeriggio, dalle 15.30 in poi, sono partiti i laboratori interculturali con dimostrazioni di Capoeira, lingua araba, percussioni africane, Riciclo, Treccine africane, spezie dal mondo, giocoleria e clown terapia. In prima serata è previsto lo spettacolo con la ‘Sfilata dei popoli del mondo – il Circolo dei continenti’ presentato da Arianna Ciampoli e Federico Perrotta.
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