Pescara, rimosse le barche abbandonate in spiaggia

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PESCARA – All’alba di ieri mattina, come precedentemente annunciato dall’Amministrazione comunale, è scattata l’operazione di rimozione forzata delle piccole imbarcazioni abbandonate rinvenute e censite dalla Polizia municipale di Pescara.Due ruspe in azione con sei unità operative della Attiva e due scarrabili  in tre ore di lavoro hanno prelevato e portato in discarica i primi 11 natanti o  relitti abbandonati abusivamente dallo scorso agosto nel tratto di spiaggia libera compreso tra gli stabilimenti balneari Jambo e Nettuno, su viale Riviera nord. Natanti, canoe, piccole imbarcazioni, addirittura un catamarano, che, nonostante l’ordinanza notificata ai proprietari e attaccata sugli stessi mezzi da fine estate, e nonostante gli appelli, i ripetuti solleciti e gli ultimatum, nessuno si è preoccupato di rimuovere, lasciando quelle attrezzature nel completo degrado, trasformate in giaciglio notturno per senzatetto e disperati. L’operazione  proseguirà oggi  sempre sulla riviera nord, nel tratto di spiaggia libera antistante l’Hotel Salus. Tali interventi, con lo smaltimento in discarica di tutto il materiale, hanno un costo che ora sarà recuperato  imputando le spese ai proprietari, che sono già stati individuati.

L’assessore alla Difesa della Costa Vincenzo Serraiocco e il consigliere comunale delegato all’Igiene urbana Armando Foschi  si sono ritrovati con gli uomini della Attiva sulla riviera nord per il blitz annunciato ed hanno ricordato:

lo scorso 31 agosto  la Polizia municipale ha effettuato un sopralluogo sulle nostre spiagge libere, rilevando la presenza di barche e di altro materiale abbandonato, in aperta violazione dell’Ordinanza del Servizio Direzione Sviluppo del Turismo, Politiche Culturali della Regione Abruzzo che, in materia di attività nelle spiagge del litorale abruzzese, vieta categoricamente l’occupazione dell’arenile con qualsiasi impianto o attrezzatura non finalizzata al salvataggio, vieta il ‘parcheggio’ di barche o natanti in genere e di lasciare, oltre il tramonto del sole, ombrelloni, attrezzature da spiaggia, come lettini, sdraio o sedie, o altre strutture sull’arenile. A questo punto abbiamo deciso di provvedere alla rimozione delle attrezzature trovate abbandonate, attraverso un’ordinanza: nel provvedimento abbiamo ordinato ai proprietari, o comunque a tutti coloro che godono dell’utilizzo di tali natanti e ai possessori di corde, ormeggi e vari accessori per la pesca, ombrelloni e ogni altro materiale depositato sulla spiaggia libera di provvedere alla loro rimozione. Una copia dell’ordinanza è stata affissa su ciascun natante o imbarcazione abbandonata a partire dallo scorso 19 settembre per garantire la massima informazione circa il dispositivo teso a ripristinare il rispetto delle regole e dell’ambiente, eliminando tutto ciò che rappresenta un ostacolo anche alle operazioni di pulizia dell’arenile. In tutto sono stati censiti circa 20-25 natanti abbandonati, individuati tra le spiagge libere della riviera sud e nord, mentre non sono stati trovati relitti o altro materiale abbandonato sulla spiaggia libera del centro, ossia in piazza Primo Maggio dove senza dubbio la presenza dello Stadio del Mare e il costante flusso di utenti ha rappresentato un valido deterrente. Molti proprietari, paradossalmente, all’indomani dell’ordinanza, hanno contattato i nostri uffici scusandosi del disguido, affermando di aver ‘dimenticato’ quei mezzi e assicurando la loro veloce rimozione. E invece, tornati con la Polizia municipale a effettuare un nuovo sopralluogo, abbiamo verificato che quei natanti, o meglio ‘relitti’, sono ancora sulle nostre spiagge, abbandonati, rappresentando un elemento di degrado inconcepibile e inaccettabile: in molti casi quelle barche sono divenute una discarica, luogo di bivacco notturno per senzatetto e disperati, rappresentando un problema anche in termini di ordine pubblico, specie a fronte della riapertura degli stabilimenti balneari che sono motivo di attrazione per centinaia di giovani. Stamane, dopo una nuova serie di appelli e di ultimatum, è scattata l’operazione di rimozione forzata: alle 6 in punto sei unità della Attiva, con due ruspe e due scarrabili, hanno iniziato a rimuovere gli 11 natanti trovati sulla spiaggia, soprattutto a ridosso del confine con lo stabilimento balneare Jambo, tra cui anche un catamarano e imbarcazioni coperte con dei teloni impermeabili, dunque mezzi non in cattivo stato che però sono stati inesorabilmente abbandonati. Dall’interno di due natanti sono anche saltati fuori anche due senzatetto, che avevano trascorso la notte a bordo dei mezzi, coperti dai teloni, utenti che in tutta fretta hanno raccolto le proprie cose, racchiuse in un paio di borsoni, e si sono allontanati. Tutti i natanti sono stati trascinati sino al muretto di spartizione tra il marciapiede e la spiaggia e poi sono stati caricati con il ragno a bordo degli scarrabili dopo essere stati spezzati, quindi sono stati portati in discarica presso un impianto dell’impresa Mantini. Inoltre  rimossi i mezzi la Attiva ha effettuato la bonifica totale di tutta la spiaggia libera e anche del piccolo cottage di legno bianco installato dal Comune e in estate affidato in gestione a una cooperativa. Sotto l’impalcato del cottage sono state ritrovate oltre un centinaio di bottiglie di birra vuote, bottiglie in vetro ovviamente abbandonate su una spiaggia trasformata in discarica, e poi sono stati raccolti corde, buste di rifiuti di ogni genere, materiale in plastica, vecchi indumenti, materiale in alcuni casi trascinato a riva dalle mareggiate, ma in molti altri casi abbandonato da disperati. L’intervento di bonifica e ripristino in sicurezza dell’arenile verrà completato domani da una squadra della Attiva mentre le sei unità odierne, con ruspe e scarrabili, si trasferirà qualche metro più a sud, sul lungomare Matteotti, dinanzi all’Hotel Salus, per proseguire la rimozione forzata di altre imbarcazioni abbandonate sulla spiaggia libera e anche in questo caso le spese sostenute verranno poi recuperate sui proprietari dei mezzi.

Pescara, rimosse le barche abbandonate in spiaggia ultima modifica: 2012-04-12T00:44:29+00:00 da Redazione
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