Pescara-Torino 0-2: Santana-Cerci, ai granata basta un tempo

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PESCARA – Prima di partire con la consueta cronaca del match il  doveroso ricordo  di un presidente che ha reso grande il sodalizio biancoazzurro  Pietro Scibilia. Questo il pensiero della società

«Il presidente Sebastiani, la società tutta, i giocatori e lo staff, i dipendenti e tutta la famiglia biancazzurra si stringono al dolore dei cari per la scomparsa del commendator Pietro Scibilia. Per 17 anni presidente del Pescara Calcio, Scibilia avrebbe compiuto 84 anni in primo maggio. In suo ricordo in occasione della gara Pescara-Torino, i biancazzurri saranno listati a lutto con la fascia al braccio e verrà osservato un minuto di silenzio. Alla famiglia Scibilia va il nostro più sincero cordoglio».
Ci associamo nel porgere le più sentite condoglianze alla famiglia Scibilia.

É bastato un buon primo tempo per i granata per portare a casa tre punti di fondamentale importanza per la corsa salvezza. Complice un Delfino per almeno un tempo in giornata no ed un arbitraggio che ha in più occasioni ha remato contro i biancoazzurri. A partire dal primo gol degli ospiti, in posizione di fuorigioco fino alla doppia espulsione di Weiss (due gialli per  simulazione) e Bergodi (per proteste) la direzione di gara di Mazzoleni ci è sembrata in più occasione troppo fiscale, sventolando diversi cartellini ad un Delfino apparso nel finale un pò nervoso. Da sottolineare il minuto di raccoglimento e la fascia di lutto al braccio per i giocatori del Pescara per la scomparsa dello storico presidente biancoazzurro Scibilia e la targa offerta dell’associazione disabili a Togni prima dell’inizio della partita.

COSÍ IN CAMPO – Bergodi conferma la formazione prevista in settimana con l’esordio dal primo minuto del neoacquisto Bianchi Arce per Terlizzi infortunato a comporre la linea difensiva con Capuano e gli esterni Balzano e Modesto. A centrocampo rientra Togni con Colucci che si accomoda in panchina a far reparto con Nielsen e Bjarnason. In avanti trequartista dietro la coppia Jonathas-Celik. Ventura ritrova gli squalificati Glik e Masiello in difesa (a costituire la linea difensiva con D’Ambrosio e Rodriguez), Gazzi a centrocampo (mediani con Brighi) mentre in avanti esordio dal primo minuto per il neo acquisto Barreto a far coppia con Meggiorini vista la squalifica di Bianchi con Cerci ed il recuperato dell’ultimo minuto Santana sulle corsie esterne.

GRANATA CHE SPRINT, MA GOL IN FUORIGIOCO – La giornata si mette subito male per i colori biancoazzurri che al 5′ vanno subito sotto: Santana pescato da Cerci in area tutto solo davanti a Perin lo aggira e deposita il pallone in rete. Nell’occasione difesa biancoazzurra ferma per la presunta posizione di fuorigioco dell’esterno granata. Passa un minuto e fuga sulla sinistra di Santana che pesca sul filo del fuorigioco Barreto che si fa rimontare dalla difesa del Pescara. I ragazzi di Bergodi stentano a riprendersi ed al 17′ percussione sulla destra di Cerci che allarga per D’Ambrosio ; questi a centro area pesca Meggiorini che si fa rimpallare la sfera della difesa in angolo. Sul successivo angolo dalla sinistra sbuca di testa in tuffo D’Ambrosio che sfiora il palo alla destra di Perin. Quindi al 20′ azione personale centrale di Meggiorini che da fuori area calcia senza molta convinzione a lato. Barreto che si è mostrato tra i migliori in campo sembra già essersi inserito perfettamente negli schemi di Ventura ed al 23′ scambia con Meggiorini che in area piccola si fa anticipare la conclusione sul primo palo da Capuano. Il Delfino si fa vedere per la prima volta al 26′ con uno spunto di Weiss che dalla trequarti supera Gazzi e dal limite dell’area conclude di potenza sull’esterno della rete alla sinistra di Gillet.

CERCI AFFONDA UN DELFINO NON PERVENUTO – Nelle ripartenze i granata sono micidiali con la velocità degli esterni Santana e Cerci al 38′ bello spunto al limite dell’area di Barreto che constringe Arce al fallo. Su punizione dal limite Cerci prima prende prima la barriera poi conclude centralmente su Perin che blocca senza problemi. Al 41′ raddoppio agevole del Torino con Cerci che dopo uno scambio con Meggiorini in area con colpisce con un diagonale preciso alla destra di Perin. Il tempo si chiude con una palla morbida in area di Togni per la testa di Jonathas che prendere il tempo a D’Ambrosio ma non mette potenza sul pallone.

BJARNA FALLISCE SOTTO PORTA – Nella ripresa Bergodi prova a dare una scossa al gruppo togliendo dal terreno di gioco Nielsen e Jonathas per Cascione e Abbruscato. Al 9′ conclusione sinistro da posizione centrale di Bjarnason e palla che sorvola la traversa. Risposta al 15′ di Meggiorini che dal fondo in area prova a metterla al centro, ma Capuano allontana. Clamorosa palla gol per il Pescara al 16′: mischia in area e Bjarnason a pochi metri da Gillet conclude sul portiere quindi sulla respinta dai 35 metri ci prova Togni ma la conclusione si alza di poco sopra la traversa.

WEISS, BERGODI IN ROSSO, GIORNATA NERA – I minuti passano inesorabili e anche se il Toro sembra tirare un pò il fiato i biancoazzurri non riescono ad affondare con convinzione. Al 31′ scambio Cascione per Abbruscato che in area piccola è bravo a girarsi ma la conclusione termina sull’esterno della rete. Due minuti dopo cross dalla sinistra di Bjarnason per Abbruscato che colpisce di testa centralmente con Gillet che blocca con un tuffo plastico.

Alla mezz’ora Pescara in 10 per l’espulsione di Weiss per simulazione fuori area. Punizione che ci è sembrata eccessiva perchè nel contrasto era sembrato che Glik avesse commesso fallo sullo sloveno. Nell’azione rosso anche per il tecnico Bergodi che ha provato a spiegare le sue ragioni al quarto uomo.

Dall’altra parte al 35′ contropiede con Cerci che in area allarga troppo il giro concludendo alto sopra la traversa ed al 45′ conclusione da fuori area di Meggiorini che su contropiede granata scheggia il palo. Al 48′, in pieno recupero ci pensa il neo entrato Sansone a sorprendere Perin con una conclusione insidiosa da fuori area, ma il pallone termina di poco a lato. Passo indietro del Pescara che se a San Siro poteva avere delle attenuanti, in uno scontro diretto in casa ha mostrato i suoi limiti e quanto sia importante mettere a segno qualche altro colpo di mercato per rafforzare un organico che in alcuni punti ci sembra poco competitivo.

TABELLINO:

PESCARA (4-3-2-1): Perin; Balzano, Arce, Capuano, Modesto; Bjarnason, Togni (dal 29′ st Vukusic), Nielsen (dal 1′ st Cascione); Weiss; Jonathas (dal 1′ st Abbruscato), Celik. A disp: Pelizzoli, Falso, Romagnoli, Bocchetti, Colucci, Blasi. All. Bergodi.

TORINO (4-2-4): Gillet; D’Ambrosio, Glik, Rodriguez G., Masiello S.; Brighi, Gazzi; Cerci (dal 39′ st Vives), Barreto (dal 30′ st Sansone G.), Meggiorini, Santana (dal 38′ st Birsa). A disposizione: Gomis L., Basha, Suciu, Caceres P., Bakic, Darmian, Verdi. All. Ventura.

Arbitro: Mazzoleni di Bergamo

Assistenti: Schenone, Costanzo, Grilli, Baracani, Candussio

Reti: 4′ pt Santana, 41′ pt Cerci

Ammoniti: Arce, D’Ambrosio, Brighi, Weiss, Togni, Modesto, Birsa

Espulso: Weiss per doppia ammonizione entrambe per simulazione, Bergodi per proteste

Recupero: 1 minuto nel primo tempo, 4 minuti nella ripresa

Angoli: 2/3

Falli fatti: 21/14

Fuori gioco: 2/2

Tiri in porta/Totali: 3/9 – 5/8

Spettatori: 9.721 (6.095 abbonati).

[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]

Pescara-Torino 0-2: Santana-Cerci, ai granata basta un tempo ultima modifica: 2013-01-21T01:04:09+00:00 da Direttore
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