Pescara

Pescara, Sospiri su apertura buste per 1.114 immigrati

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PESCARA -Il  Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri ha preso posizione sull’ultimo bando della Prefettura di Pescara  che ieri ha aperto le buste per vagliare le disponibilità di ospitalità per  1.114 immigrati .

Verranno portati a Pescara, Alanno, Elice, Pianella, Cepagatti, Manoppello e in molti altri comuni della provincia pescarese, ad eccezione, sembra, di Montesilvano. 11 Organizzazioni e Cooperative  si sono candidate e  sono state tutte ammesse per partecipare a un business pari a 23milioni 783mila euro.

Non si sa però  dove verranno sistemati i presunti profughi, ossia se in posti di campagna o centri abitati,non si sa  quanti ne prenderà in carico ogni Organizzazione, non si sa  chi sono quelli che verranno ospitati.

“Pescara e la sua provincia sono ufficialmente entrate nell’emergenza – ha sottolineato il Capogruppo Sospiri –. Come previsto la Prefettura stamane ha chiuso la procedura per individuare le Organizzazioni che dovranno occuparsi di gestire ben 1.114 presunti profughi che, per 305 giorni di ospitalità, frutteranno un business di quasi 24milioni di euro, ovvero 35 euro al giorno oltre Iva per ogni immigrato preso in carico.

Undici le Organizzazioni che si sono candidate, undici quelle ammesse, molte delle quali, peraltro, non hanno avuto neanche bisogno di proporre ribassi d’asta per aggiudicarsi il servizio visto che per 1.114 immigrati sarà necessario reperire tutte le strutture disponibili sul territorio.

E ciascuna Organizzazione ha proposto più di una localizzazione:

la New Edil, la proprietaria dell’Ariminum, che aveva riproposto la stessa location, ha già comunicato di avere alternative in provincia, per ora ignota, dovendo escludere Montesilvano rientrata nello Sprar; la Cogecstre partecipa con una struttura a Penne; la Caritas ha assicurato la disponibilità di tre strutture tutte su Pescara, ossia l’edificio ‘La Volpe’, peraltro di proprietà del Comune di Pescara e originariamente destinato a ospitare donne sole, e non presunti profughi, con o senza minori, poi le proprie strutture a Colle San Donato e via Alento;

la Asp 1, Azienda di servizi alla persona, ha dato la disponibilità di 4 location, a Città Sant’Angelo in via Vico Torto, Civitella Casanova, Penne e Pianella; la Cooperativa Eta Beta ha partecipato con Pescara, Città Sant’Angelo e Manoppello, mentre dovrà sostituire Montesilvano, ma comunque non sappiamo quali strutture abbia opzionato;

la Arci-Polis ha reso disponibili quattro localizzazioni, a Turrivalignani, Cepagatti, Manoppello e ancora Montesilvano, da modificare; poi la Società Cooperativa l’Abbraccio ha partecipato con Manoppello, Elice e di nuovo Montesilvano; poi c’è la AGH Resort – Paly Gold, con Penne e Loreto Aprutino; la Società Cooperativa Consortile Onlus Agorà con Alanno; la Orizzonti Srl e, infine, la Matrix.

È evidente che sono ben 11 i comuni che potrebbero essere interessati dall’insediamento dei 1.114 presunti profughi, di cui non sappiamo nulla: non ne conosciamo l’identità, la provenienza, le finalità.

Sappiamo però che verranno portati sul nostro territorio almeno sino al 31 dicembre, con contratto prorogabile per 305 giorni complessivi, non sappiamo se le location candidate si trovano nei centri abitati, accanto a scuole dell’infanzia, o comunque accanto a famiglie che, dall’oggi al domani, si ritroveranno a dover subire una convivenza inevitabilmente forzata. Soprattutto non è chiaro quanti presunti profughi, materialmente, ciascuna Organizzazione si accollerà e come verrà spartita la ‘torta’ dei 24 milioni di euro che verranno sborsati dagli italiani, dagli abruzzesi e, in questo caso, dai pescaresi.

Tutto questo è inaccettabile e intollerabile – ha proseguito il Capogruppo Sospiri -. Appaltato il servizio vogliamo i numeri e gli indirizzi esatti: il provvedimento andrà a interessare comuni devastati dalle ultime emergenze terremoto e maltempo, e penso a Pianella, a Cepagatti, a Elice così come a Penne e Loreto Aprutino. Parliamo di Comuni che non hanno neanche le risorse per organizzare una accoglienza di tali dimensioni sotto il profilo dell’ordine pubblico, ovvero Comuni che non potranno garantire il controllo del territorio, Comuni che si ritroveranno soli ad affrontare un’emergenza sociale senza precedenti.

Inoltre la Prefettura oggi ha di nuovo escluso i CAS negli alberghi di Montesilvano, ma noi restiamo vigili e continueremo a monitorare la situazione. A questo punto chiediamo di sapere quando è prevista la distribuzione dei presunti profughi e dove, e vogliamo saperlo prima che tutto ciò avvenga. E nell’attesa chiediamo anche di conoscere dove sono stati portati i 75 presunti immigrati portati la notte scorsa a Pescara”.

Pescara, Sospiri su apertura buste per 1.114 immigrati ultima modifica: 2017-07-01T16:48:40+00:00 da Redazione
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