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Pescara: si analizza il problema “trasferta”

da Direttore

PESCARA – Bruciano ancora quei tre gol incassati su calcio d’angolo in occasione della scorsa trasferta di campionato a Grosseto. Il Delfino  ancora una volta non riesce ad esprimersi agli stessi livelli nelle gare fuori dall’Adriatico. Il tecnico Di Francesco cerca di dare delle spiegazioni a questa situazione che di fatto mantiene il Pescara vicino ad un’anticipata salvezza, pronto a spiccare il volo nella corsa playoff. Zanon parla di quota 51 come trampolino di lancio per più ambiziosi traguardi, Stoian felice a metà per la prima rete in biancoazzurro che però non è coincisa con un risultato positivo per i pescaresi.

EUSEBIO DI FRANCESCO – Difficile trovare una spiegazione su come abbiamo potuto prendere tutti questi gol su calcio d’angolo. Poco tempo fa in un’intervista mi era stato detto che la squadra aveva superato il problema di prendere gol su palle inattive adesso è ritornato. Adesso che stiamo marcando a uomo probabilmente qualche individualità ha portato a questi errori piuttosto che un reparto. Sull’attenzione e sulla cattiveria agonistica ci alleniamo durante tutta la settimana purtroppo poi non sempre riusciamo ad esprimerci mantenendo alti questi due livelli. La squadra non ha assolutamente mollato, anche in passato è successo di prendere gol su calci piazzati. Abbiamo concesso qualche giocata per Sforzini che per la sua altezza era quasi inevitabile.

Note positive? Sicuramente da Stoian e Berardocco dai più giovani quindi, questo fa capire che non guardiamo la carta di identità. Il primo può fare di più, grandi i miglioramenti di Berardocco.

Nel secondo tempo siamo stati poco decisi quando potevamo tornare in vantaggio. L’esperimento dei cinque dietro mi è piaciuta come espressione anche se è stata una scelta dettata dai tanti infortuni. Non credo sia colpa solo della difesa per i gol subiti anche se Olivi e Mengoni hanno avuto qualche responsabilità di troppo. Penso sia una questione mentale il fatto che in casa facciamo decisamente meglio anche se sono poi i risultati finali, i singoli episodi ad enfatizzare questo.

Il Padova? Ha grande qualità in avanti anche senza Di Gennaro che è ottimo tra le linee. Hanno inserito De Paola, Ardemagni che hanno dato molto al pacchetto offensivo. Recuperiamo Tognozzi dalla squalifica anche se abbiamo ancora fuori Gessa e Ariatti in forse dopo il risentimento muscolare di sabato scorso. Nell’occasione del 3-2 un gesto di frustrazione di Mengoni che evidenzia la rabbia per aver preso un gol proprio nel finale e sull’ennesimo calcio d’angolo.

ZANON – Nei calci d’angolo siamo disattenti, ci sono delle posizioni da rispettare e non le rispettiamo, soprattutto fuori casa ci capita di fare troppi errori. Dobbiamo essere più attenti e cattivi. Questa squadra è un ottimo gruppo e possiamo guardare in alto ma dobbiamo prima arrivare a 51 punti anche se mancano ancora 11 partite. Dobbiamo pensare a restare umili e concentrati sia in casa che fuori casa. A Grosseto ottima gara nella prima mezzora abbiamo gestito bene il pallone poi delle ingenuità sono costate caro. In casa ci sentiamo forti ed esprimiamo un gioco più aggressivo, fuori casa facciamo fatica. Con il Padova? Cercheremo di far valere le cose che sappiamo far meglio in casa, visto che qui ci esprimiamo meglio. Con la difesa a cinque? Non cambia molto anche se mi sono trovato meglio nella fase di spinta.

STOIAN – Questo primo gol non lo scorderò facilmente, sono molto felice anche se non sono arrivati i punti. Ogni sconfitta si poteva fare di meglio, resta l’amarezza per il risultato ottenuto. Abbiamo gettato al vento una buona opportunità, si poteva almeno prendere un punto. Sulla mia presenza in campo … mi sono allenato bene in settimana anche se non me lo aspettavo molto di partire dall’inizio. Stavo bene a differenza di molte volte.

[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]

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