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Pescara, pista ciclabile via Aldo Moro: i residenti incontrano il sindaco

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Forza Italia e Pescara in Testa riferiscono sul sopralluogo odierno e ribadiscono la inutilità dell’opera che unisce Sambuceto-San Giovanni Teatino con via Aldo Moro, ma  poi finisce nel nulla

PESCARA – “La pista ciclabile in corso di realizzazione in via Aldo Moro è un’opera calata di prepotenza dall’amministrazione comunale in un quartiere che non la vuole, cancellando 140 posti auto.

Stamane i residenti lo hanno urlato al sindaco Marco Alessandrini durante un primo sopralluogo, cittadini per la maggior parte anziani, che di certo non prenderanno mai la bici per andare da Pescara a San Giovanni Teatino, su una pista monca e per ampi tratti anche pericolosa, con incroci a rischio per gli autobus, per gli stessi pedoni, una pista che addirittura in molti tratti sale e invade il marciapiede, completamente dissestato. Chiara la posizione dei Gruppi di centro-destra: la pista in via delle Casette va completamente smantellata, vista la misura ridotta di quell’asse stradale e i disagi causati dalla sua interferenza con la scuola primaria.

Vanno invece previsti dei parcheggi alternativi nella zona di via Aldo Moro, a compensazione di quelli sottratti, a fronte della disponibilità di 14mila 809 metri quadrati di superfici, pubbliche e private, nella zona. Sul tema porteremo in Consiglio comunale la delibera già preparata e depositata, mentre organizzeremo con i cittadini un’Assemblea per concordare le future misure amministrative di contrasto a un’opera folle e priva di logica”.

Lo hanno detto i consiglieri comunali di Forza Italia, Marcello Antonelli, Vincenzo D’Incecco e Fabrizio Rapposelli, e di Pescara in Testa, Alfredo Cremonese e Guerino Testa, presenti stamane all’incontro del sindaco Alessandrini con il Comitato dei residenti di via Aldo Moro e strade limitrofe.

“Il progetto di realizzazione della pista ciclabile andava fermato già un anno fa, in fase di approvazione della delibera m.151 in Consiglio comunale, quando il centro-destra ha allertato circa la sparizione di quasi 200 posti auto per far spazio a una pista ciclabile che non ha senso – hanno ricordato i consiglieri Fi Antonelli e D’Incecco -, perché non collega la periferia ovest con il nostro centro cittadino, ma unisce Sambuceto-San Giovanni Teatino con via Aldo Moro, dove poi finisce nel nulla. Praticamente i cittadini devono venire in bici da Sambuceto all’estrema periferia ovest di Pescara, poi possibilmente caricare la bici su un’auto e raggiungere il centro di Pescara o qualsiasi altra zona in macchina.

Noi avevamo chiesto in Consiglio comunale di rivedere il progetto e di studiare un percorso diverso per quella pista ciclabile, ma il sindaco Alessandrini al solito è andato dritto per la sua strada, calpestando i diritti più elementari dei cittadini, neanche informati di quanto sarebbe accaduto nel proprio quartiere, e per l’ennesima volta ha sbagliato.

Il 27 febbraio scorso abbiamo ripresentato in Consiglio un ordine del giorno, firmato da tutti i consiglieri di centro-destra, per attualizzare la problematica, ricordando che i residenti della zona si stavano mobilitando per tentare di scongiurare il proseguimento del cantiere – hanno aggiunto Antonelli e D’Incecco – e abbiamo invitato sindaco e giunta a interrompere immediatamente i lavori, ad ascoltare una delegazione dei cittadini e mettere in atto tutte le iniziative possibili per modificare il progetto, ovvero per recuperare, con altre iniziative, i parcheggi eliminati dalla pista ciclabile, ossia anche individuando delle ulteriori superfici disponibili nella zona da destinare ad aree di sosta, al fine di garantire spazi per le auto dei residenti di via Aldo Moro e della zona circostante.

Purtroppo, senza neanche approfondire la problematica o tentare un minimo di dibattito, la maggioranza Pd con i 3 consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno bocciato la proposta. Il cantiere ovviamente è andato avanti e la situazione è peggiorata ulteriormente quando le ruspe sono arrivate in via delle Casette, una stradina che collega via Aldo Moro con via Fontanelle, per proseguire in quel piccolo asse la realizzazione della pista ciclabile e spazzando via, anche in questo caso, tutta la fila degli stalli di sosta per le auto, utilizzati dai residenti e dai tanti genitori che portano i figli nella scuola elementare ‘Iqbal Masich’ che si trova proprio in via delle Casette.

Ora il bubbone è esploso e va trovata una soluzione: innanzitutto abbiamo già depositato una delibera che porteremo in Consiglio comunale in cui proponiamo di ripristinare i 140 parcheggi cancellati, utilizzando aree disponibili nel quartiere, 6 quelle che abbiamo già individuato, in parte pubbliche, in parte private, per oltre 14mila metri quadrati complessivi. Discorso diverso per via delle Casette dove la pista ciclabile va completamente smantellata, e domani, alle 10, porteremo la Commissione Lavori pubblici in sopralluogo sulla strada per incontrare le mamme che potranno raccontare personalmente i mille disagi che subiscono quotidianamente per quell’opera”.

“Quella pista ciclabile non rappresenta una riqualificazione – ha aggiunto il consigliere di Forza Italia Rapposelli -, è monca, interferisce con i marciapiedi, che comunque non verranno risanati, ma resteranno dissestati perché la pista ciclabile ha prosciugato tutte le risorse destinate al quartiere. Ci sono tratti in cui la pista sale letteralmente sul marciapiede, addirittura invadendo anche le pensiline degli autobus urbani. E resta il problema enorme dell’assenza di quei 140 parcheggi, che peraltro erano vitali per i residenti, visto che non tutti possono permettersi di comprare uno stallo privato o un garage, ed erano fondamentali quando si svolgono gli eventi al vicino Palazzetto dello Sport, con centinaia di auto che arrivano dall’esterno del rione.

Una pista che ha ristretto in maniera evidente la carreggiata stradale, costringendo i bus urbani a invadere la stessa pista per fare manovra e invertire il senso di marcia”.

Ancora più drastica la posizione dei consiglieri Cremonese e Testa del gruppo ‘Pescara in Testa’: “La pista ciclabile di via Aldo Moro va semplicemente demolita, ripristinando la situazione quo ante perché un’opera pubblica ha senso di esistere se è accettata dalla cittadinanza, a partire dai residenti. Nel caso di specie l’opera è fortemente contestata dai residenti, non è utile, non aumenta il valore patrimoniale della zona, e qualunque altra spesa dovesse essere sostenuta per tentare di compensare i danni arrecati al quartiere, comunque si tratterà di un palliativo che non renderà l’intervento meno sgradevole né risolverà le problematiche emerse, prima fra tutti pensiamo che oggi se un’autoambulanza si ferma su un lato della carreggiata, blocca tutto il traffico.

Oggi gli spazi di attraversamento sono pericolosissimi, con le strisce pedonali realizzate in mezzo agli incroci, contro il codice della strada, e il sindaco Alessandrini spende oltre 600mila euro per una pista ciclabile che non vuole nessuno, ma non trova pochi spiccioli per soddisfare le richieste minime avanzate dai residenti per garantire la vivibilità della zona, come la potatura delle piante, che coprono anche la pubblica illuminazione, la sistemazione dei marciapiedi, il miglioramento dei cartelli stradali di denominazione delle vie o l’installazione delle telecamere per garantire sicurezza”.

Intanto domani, venerdì 24 marzo, alle ore 10 si svolgerà il sopralluogo della Commissione Lavori pubblici in via delle Casette.

Pescara in Testa: Via Aldo Moro opera inutile.

“Un opera pubblica –scrivono i tre consiglieri,Guerino Testa,Alfredo Cremonese e Massimo Pastore– ha un senso solo e esclusivamente se porta dei benefici ad una comunità che la accetta e la rispetta. Nel caso di specie i residenti, che dovevano essere preventivamente consultati, sono assolutamente contrari. Non solo non riconoscono l’utilità dell’opera, ma addirittura la stessa causa gravi problemi alla viabilità, alla sosta dei veicoli (meno 140 posti auto) ed anche alla sicurezza, infatti nel caso di passaggio di mezzi di soccorso la strada verrebbe completamente bloccata. Nella progettazione poi è mancata l’individuazione di stalli per i diversamente abili.

Non era meglio accogliere le istanze degli oltre 3000 abitanti della zona che richiedevano il rifacimento dei marciapiedi, il ripristino del manto stradale, il miglioramento della pubblica illuminazione, il posizionamento di telecamere di sicurezza, il restauro dei cartelli denominativi delle vie”.

Pescara in Testa infine rinnova l’invito al sindaco e alla sua Giunta di tornare indietro “su questa opera inutile invitando gli stessi a non spendere più denaro pubblico su quell’intervento perché qualsiasi ulteriore spesa risulterebbe un palliativo”.

 

Pescara, pista ciclabile via Aldo Moro: i residenti incontrano il sindaco ultima modifica: 2017-03-23T22:06:07+00:00 da Redazione
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