Del Vecchio: “Al lavoro per risolvere il problema burocratico e assicurare un percorso alternativo e sostenibile alle nostre città”
PESCARA – “L’Amministrazione Alessandrini ha sempre improntato la propria attività al rispetto e alla salvaguardia di due elementi essenziali: il pubblico e il privato. Anche nella circostanza riguardante la realizzazione di una pista ciclabile che collegherà i Comuni di Pescara e San Giovanni Teatino abbiamo seguito questo principio, dando priorità al bene pubblico, agli interessi collettivi.
Le due Municipalità hanno beneficiato di un finanziamento regionale per 1.350.000 euro finalizzato a realizzare piste di collegamento fra i rispettivi territori per elevare il grado e il livello di mobilità alternativa, specie in ambiti che ne favoriscano l’utilizzazione. Per quanto attiene al sedime individuato nel perimetro pescarese, non abbiamo fatto altro che seguire quanto programmato dalla precedente Amministrazione nell’ambito del Piano Particolareggiato di Fontanelle, ambito entro cui insistono le due imprese, Soget e Vamar, che oggi ne contestano il tracciato.
Il Piano particolareggiato di Fontanelle, con la previsione di un corridoio verde ha di fatto individuato anche il percorso per la pista ciclabile che giocoforza incrocia le due imprese citate. Per una soluzione alla difficile e complicata questione l’Amministrazione e tutto il comparto Mobilità hanno interloquito in più occasioni con i soggetti interessati e unitamente alla struttura comunale e al presidente della Commissione consiliare Mobilità Francesco Pagnanelli ci stiamo adoperando per trovare una soluzione che possa in qualche modo salvaguardare gli interessi contrapposti, sia i pubblici che i privati.
Intanto va detto che il Comune di Pescara ha ottenuto dal Tar di Pescara una sospensione tecnica che ha consentito di portare avanti la fase di gara che ha scongiurato perdita di risorse economiche, depositando al presidente dello stesso tribunale l’impegno a soprassedere per tutti gli altri aspetti burocratici all’esito del giudizio di sospensiva invocato dai privati.
Nei giorni scorsi il confronto in loco ha consentito di ipotizzare soluzioni alternative che necessariamente vedono il coinvolgimento di altri soggetti privati, nonché dello stesso Consiglio Comunale che ha approvato il piano particolareggiato di Fontanelle. Ancora una volta ci troviamo a gestire tematiche di difficile praticabilità in quanto ereditate da chi ci ha preceduto, ma non per questo possiamo rinunciare all’utilizzo di risorse pubbliche: anzi, la nostra sfida è risolvere per fare strada a una mobilità che proprio in questi giorni reclama a gran voce una maggiore attenzione perché è quella che vogliamo e che ci consentirà da amministratori di garantire quella qualità della vita e dell’aria che tutti invocano, ma che poi nessuno ha il coraggio di concretizzare con scelte che sono purtroppo difficili e impopolari”.