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Pescara, mercato piazza Muzii: in Commissione il ‘caso’ artigiani

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Questa mattina seduta congiunta delle Commissioni  consiliari Commercio e Artigianato, presieduta da Piero Giampietro e Controllo e Garanzia, presieduta da Carlo Masci su bando per postazioni mercato coperto di piazza Muzii

PESCARA – Il  Capogruppo e Vicecapogruppo di Forza Italia, Marcello Antonelli e Vincenzo D’Incecco, nel corso della seduta odierna della Commissione Commercio che, su richiesta del consigliere D’Incecco, ha convocato una delegazione di artigiani assegnatari dei 23 box sospesi, l’assessore Giacomo Cuzzi e l’avvocato comunale Lorena Petaccia per affrontare la vicenda, hanno ribadito che l’assessore Cuzzi deve assumersi le proprie responsabilità e, se ritiene, deve firmare la delibera di revoca che va approvata in giunta. Altrimenti, entro cinque giorni, il  dirigente responsabile dovrà chiudere la procedura in corso come prevede la legge e  consegnare i box.

“In sostanza – ha riepilogato il Vicecapogruppo D’Incecco – nel gennaio 2010 la precedente amministrazione comunale ha pubblicato un avviso per assegnare agli artigiani i locali del primo piano del mercato di piazza Muzii, all’epoca in fase di ristrutturazione. Nel marzo 2010 è stata pubblicata la graduatoria dei 23 assegnatari tra tutte le domande pervenute, ma i box non sono stati materialmente consegnati solo a causa dei lavori in corso. Sono passati gli anni e nel febbraio 2014 e ancora nel febbraio 2016 i 23 legittimi assegnatari sono stati riconvocati dall’amministrazione comunale, giunta Alessandrini, per la conferma della propria manifestazione d’interesse, riunione avvenuta alla presenza dell’assessore delegato Cuzzi e del dirigente, al primo piano del mercato, proprio per rassicurarli circa la rapida chiusura del cantiere e l’ormai prossima disponibilità degli spazi. Sempre nel febbraio 2016 gli assegnatari sono stati invitati dalla giunta Alessandrini a confermare ulteriormente il proprio interesse rispetto all’assegnazione del box e alla stipula dei contratti e, in questo caso, hanno risposto positivamente 18 artigiani su 23.

Da quel momento, dunque dall’11 febbraio 2016 si sono però interrotte le comunicazioni del Comune, mentre il mercato di piazza Muzii, chiuso il cantiere, è entrato a pieno regime con le attività di intrattenimento e ristorazione. Tale silenzio ha giustamente messo in allarme gli artigiani che a maggio 2017 hanno inviato al Comune una ‘Petizione di sensibilizzazione’ per chiedere ad assessore e dirigenti di definire la data di consegna dei box assegnati. Non avendo ricevuto alcuna risposta dal Comune, gli artigiani sono andati avanti e il 22 giugno scorso hanno presentato due esposti: il primo al Tribunale di Pescara per Omissione di atti d’ufficio e il secondo alla Corte dei Conti de L’Aquila per danno erariale.

Il primo esposto è stato per ora archiviato, ma gli artigiani hanno già presentato opposizione. Lo scorso novembre ho sollevato la problematica presentando un’interrogazione, alla quale l’assessore Cuzzi ha risposto confermando la volontà di sfrattare quegli artigiani, cancellando anche atti di assegnazione legittimi, e affermando che, al posto degli artigiani, vuole inserire attività di food and beverage, l’assessore Cuzzi ha detto anche che oggi la presenza degli artigiani in quei box non avrebbe più senso e che piuttosto la vocazione di quel mercato è tutta rivolta verso l’enogastronomia e la ristorazione, peraltro smentendo se stesso visto che nei mesi scorsi aveva annunciato in pompa magna, con il consigliere comunale Giampietro, il blocco del rilascio delle licenze per food and beverage per un anno proprio nella zona della movida centrale al fine di regolamentare la nascita di attività senza controllo. In altre parole l’amministrazione si è detta pronta a rimangiarsi il bando e gli incontri e con l’avvocatura stava solo verificando come procedere senza rischiare i contenziosi degli artigiani che verranno esclusi in modo imbarazzante da quella struttura dopo aver atteso per sette anni di entrare nel proprio box. Non solo:

l’assessore Cuzzi ha anche affermato in Consiglio comunale che entro fine anno avrebbe assunto la decisione definitiva. In realtà così non è stato: siamo arrivati a febbraio e i 23 artigiani sono ancora chiusi in un limbo, l’assegnazione dei box non è stata revocata, dunque gli stessi artigiani non possono presentare ricorso, e la giunta non ha aperto le porte ad altre attività di ristorazione, per questo due settimane fa abbiamo chiesto la Commissione, al fine di sentire l’amministrazione. All’incontro è intervenuto il dirigente Gaetano Silverii il quale, in quella sede, ha dichiarato di stare completando la delibera, su indirizzo dell’amministrazione, per disporre l’annullamento formale del bando del 2010, e dunque delle relative assegnazioni dei 23 box. Tuttavia lo stesso dirigente avrebbe lanciato un ultimatum alla giunta, ossia quella delibera andava approvata entro due settimane al massimo, scadute lo scorso 16 febbraio; in caso contrario, ossia se la giunta Alessandrini avesse continuato a temporeggiare, lo stesso dirigente sarebbe andato avanti con l’assegnazione formale delle chiavi dei box ai 23 artigiani legittimi vincitori del primo bando, e facendo firmare loro i relativi contratti di affitto. Oggi in Commissione l’assessore Cuzzi, visibilmente in difficoltà, ha ribadito le proprie intenzioni di ‘sfratto’ degli artigiani, senza essere però in grado di presentare né la delibera né tantomeno il nuovo progetto per la diversa sistemazione del primo piano del mercato.

Né ha saputo dare una data per la revoca delle assegnazioni e la ragione, a nostro avviso è chiara: l’avvocato Petaccia ha infatti detto che effettivamente la giunta può revocare la precedente legittima assegnazione dei box, purchè dia contezza nella delibera ‘delle motivazioni sopraggiunte in merito all’interesse pubblico che giustifichino quella revoca’, ma in questo caso l’interesse pubblico deve poggiare su solide fondamenta giuridiche inoppugnabili e dimostrabili, non si possono revocare quelle assegnazioni solo sulla base di chiacchiere od opinioni personali, ed è questa la difficoltà della giunta Alessandrini, ovvero non sapere cosa scrivere in quella delibera, quali motivazioni inoppugnabili metterci e hanno chiaramente paura di un ricorso al Tar da parte degli esclusi, un ricorso che dopo sette anni di inutile attesa, riterrei assolutamente fondato e giusto da parte degli artigiani e soprattutto andrà a bloccare per anni ogni ulteriore procedura inerente il mercato”.

Ancora più duro l’intervento del Capogruppo Antonelli: “L’assessore Cuzzi, che governa Pescara da quattro anni, aveva il diritto di rivedere le scelte della precedente amministrazione, ma dico anche che dei cittadini avevano delle aspettative perché si erano aggiudicati un bando della pubblica amministrazione e avevano diritto a una risposta in tempi celeri e certi, anche per poter decidere del proprio destino. L’assessore Cuzzi non aveva e non ha alcun diritto di palleggiare con quei cittadini così come il Dirigente competente che da tempo avrebbe dovuto mandare avanti le pratiche e chiudere la procedura in assenza di ulteriori formali indicazioni da parte della giunta, ovvero di atti e delibere perché un pubblico amministratore parla con gli atti.

E ancora oggi l’assessore deve assumersi le proprie responsabilità, deve approvare la delibera di revoca, se lo ritiene, non può lasciare 23 imprenditori in un limbo, non è né giusto né normale che dei cittadini stiano ad aspettare quattro anni i capricci di un assessore. A questo punto chiederemo che ci venga subito consegnata la proposta di delibera che deve andare in giunta per studiarla, in caso contrario entro cinque giorni il Dirigente, oggi assente dalla Commissione perché influenzato, dovrà procedere con la stipula dei contratti, o valuteremo tutte le azioni necessarie per ripristinare il rispetto delle regole e della dignità umana in una vicenda imbarazzante per la città”.

Cuzzi e Giampietro: “Centrodestra nervoso per non aver risolto la situazione creata dall’ex amministrazione con il bando avviato nel 2010”

Oggi è emerso il nervosismo di un centrodestra che probabilmente si sente in colpa per aver illuso chi ha partecipato ad un bando sbagliato dal primo momento – spiega l’assessore Giacomo Cuzzi – in quanto il bando è stato avviato nel 2010 e tenuto in caldo fino alle elezioni avvenute nel 2014, quando agli operatori venne fatto credere dalla vecchia Giunta che i lavori erano ormai finiti. In realtà ci sono voluti altri due anni per completare un mercato che per esplicita scelta della passata amministrazione è stato isolato dal contesto della mobilità e reso irraggiungibile in automobile sia per i clienti che per i fornitori.

Ecco perché il quartiere si è trasformato radicalmente, diventando un attrattore di ristoranti e pubblici esercizi: pensare oggi, in quel contesto, di far aprire attività artigianali legate a settori merceologici totalmente sconnesse dalla nuova vocazione del quartiere vorrebbe condannare a morte sicura le attività. Lo testimonia la recente chiusura di alcune attività commerciali annesse al mercato. Ecco perché, alla luce anche del parere dell’Avvocatura comunale che ci conferma la validità della nostra scelta, a breve procederemo con l’atto di revoca del bando, per fare del primo piano del Mercato Muzii un hub dell’eccellenza enogastronomica abruzzese, affidandone la gestione a privati: sarebbe infatti impensabile che un settore a così alta vocazione commerciale venga gestito dai servizi comunali. La nostra è una scelta serena, assunta nell’interesse pubblico alla luce di una analisi di mercato basata su dati statistici e sull’evoluzione del settore commerciale negli ultimi otto anni”.

“Presto arriveranno in Commissione Commercio altre due proposte elaborate in questi mesi – aggiunge il consigliere Piero Giampietro – ovvero le misure per il decoro del Centro commerciale naturale, con il contingentamento per dodici mesi delle nuove aperture di locali di pura somministrazione, e la base per le nuove regole sui dehors che puntano a superare la jungla attuale. Proposte che puntano anche a dare slancio alla ristorazione di qualità ed al commercio urbano a discapito delle cosiddette cicchetterie”.

 

Pescara, mercato piazza Muzii: in Commissione il ‘caso’ artigiani ultima modifica: 2018-02-20T23:57:29+00:00 da Redazione
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