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Pescara, Fiorilli su incontro con residenti di via Di Sotto

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PESCARA – Si è svolto ieri in Comune a Pescara l’incontro con i cittadini di via Di Sotto .Presenti, il vicesindaco e assessore alla Mobilità BerardinoFiorilli, per l’amministrazione, l’assessore ai Lavori pubblici Isabella Del Trecco, i consiglieri comunali Vincenzo D’Incecco, Marco Mambella e Licio Di Biase, il Presidente della Circoscrizione Colli-Villa Fabio Mauro Renzetti e il vicecomandante della Polizia municipale Mario Fioretti, oltre ai dirigenti comunali.Fiorilli ha detto che l’amministrazione comunale e la maggioranza di governo lasceranno sempre aperte le proprie porte alle 800 famiglie, ovvero ai circa 2mila 400 residenti di via Di Sotto, che vorranno avere notizie o chiarimenti circa i lavori che si stanno appaltando per incrementare i livelli di sicurezza lungo la strada, o anche per esporre problematiche ed esprimere critiche, o, ancora, per offrire suggerimenti. In altre parole ci sarà sempre la disponibilità  per un democratico confronto con i 2mila 400 cittadini, un confronto che purtroppo ieri  è mancato.

Ha detto Fiorilli:

Circa 63 cittadini che, e ce ne rammarichiamo, non hanno dato all’amministrazione la possibilità di rispondere alle loro stesse domande, ma hanno scambiato la sala consiliare per un’arena in cui gridare e urlare, insultando, e questo non lo accettiamo, tutte le Istituzioni, a partire dal Prefetto e dalle Forze dell’Ordine che ogni giorno si prodigano per la nostra sicurezza, Agenti che quotidianamente mettono a repentaglio la propria vita sulla strada, e che meritano esclusivamente rispetto.Abbiamo ovviamente ascoltato le parole del consigliere-candidato alle prossime amministrative Massimiliano Pignoli che si è presentato come portavoce dei 63 cittadini presenti in sala , cittadini che, in teoria, denunciavano l’eccessiva pericolosità di via Di Sotto e chiedevano notizie sullo svolgimento di alcune opere di messa in sicurezza della strada dove, tre settimane fa, si è verificato l’investimento di un cittadino, travolto mentre attraversava la strada da un ciclomotore di grossa cilindrata, ed è stato investito nonostante ci fossero le strisce pedonali, la pubblica illuminazione, e nonostante la strada fosse in ottime condizioni. Quel cittadino è stato investito perché il motociclista, che inizialmente si è anche allontanato dal luogo dell’incidente, correva, esattamente come avviene, purtroppo, continuamente anche in altre strade della città, come corso Vittorio Emanuele, una delle arterie più a rischio di Pescara, o lungo la via Nazionale Adriatica nord, o anche in via D’Avalos a Porta Nuova, o sulle due riviere. E’ evidente che l’amministrazione comunale non può rassegnarsi dinanzi a tali episodi, né può fare affidamento solo sul buon senso dei cittadini, ma ha adottato delle contromisure, a partire dalla realizzazione di infrastrutture che sono studiate proprio per ridurre la velocità di marcia dei veicoli lungo le nostre arterie. Inapplicabile la proposta dei cittadini di installare dei dissuasori di velocità in via Di Sotto: l’asse fa parte dell’elenco dei percorsi preferenziali dei mezzi di soccorso, dove è vietato dal codice della strada l’utilizzo dei dissuasori perché potrebbero determinare danni ai pazienti trasportati all’interno delle autoambulanze, provocando anche incidenti alle stesse ambulanze. Non solo: ad aver compreso via Di Sotto in tale elenco è stata la precedente amministrazione comunale di centro-sinistra, approvando la delibera numero 786 del 30 giugno 2005, su decisione dell’ex assessore ai Lavori pubblici e alla Mobilità Armando Mancini, oggi primario dell’ospedale civile di Pescara, nonché dell’assessore e vicesindaco Gianni Teodoro, oggi presente alla protesta dei cittadini, ma anche Moreno Di Pietrantonio, Pd, che oggi ha sempre sfilato con i cittadini. Forse, anziché sfilare, Di Pietrantonio e Teodoro dovrebbero spiegare ai cittadini le ragioni di quella delibera. Tuttavia, accantonata l’idea dei dissuasori, l’amministrazione ha portato avanti altri interventi pronti a partire: innanzitutto l’installazione, lungo via Di Sotto, degli autovelox. La gara d’appalto è già partita ed entro giugno dovremmo riuscire a installare le prime macchine per il controllo elettronico della velocità che saranno sicuramente un utile deterrente. Nell’attesa, già da ieri, è scattata la campagna di controlli con il Telelaser, che ha elevato i primi cinque verbali a carico di altrettanti residenti del quartiere Colli sorpresi a spingere sul pedale dell’acceleratore superando i limiti. Non basta: è giunto a conclusione l’appalto per la realizzazione di sei nuove rotatorie in sei diversi punti della città, appalto aggiudicato alla ditta D.P.Gea Srl di Guardiagrele che, entro 35 giorni, firmerà il contratto definitivo ed entro metà giugno vedremo aprirsi i cantieri. Due di quelle rotatorie verranno realizzate proprio nel rione Colli: la prima all’incrocio tra via Di Sotto e strada Colli Innamorati; la seconda verrà costruita all’incrocio tra via Monte Faito e via Monte Pagano. Nel frattempo andremo a sistemare la rotatoria già costruita in corrispondenza di strada Pandolfi, che è stata decentrata per non toccare un albero, vanificando però la bontà del progetto; mentre la Gmg andrà a realizzare un’altra rotatoria compresa nel vecchio accordo di programma, sempre in via Di Sotto. E le rotatorie hanno proprio la funzione di rallentare la velocità di marcia dei veicoli, oltre che di snellire la viabilità fluidificando i punti di incrocio. Purtroppo i 63 cittadini che oggi sono venuti in Comune, forse esasperati e accaldati dal corteo svolto sotto il sole, non avevano alcun desiderio di ascoltare dati e fatti concreti, e hanno lasciato che le urla di pochi impedissero il confronto democratico. Ce ne rammarichiamo, ma le nostre opere andranno ovviamente avanti, nell’interesse delle 800 famiglie che vivono in via Di Sotto, e dei 124mila residenti tutti di Pescara, così com’è nel dovere di una pubblica amministrazione che non conosce strade di serie A o di serie B, come oggi qualcuno voleva lasciar intendere, e che ovviamente lascia le proprie porte aperte a qualunque cittadino voglia presentare istanze, suggerimenti o sia realmente interessato a quanto si sta facendo per il proprio quartiere.

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