Pescara, Convegno ‘Carcere e Territorio’

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  Dall’incontro un invito  a ripensare, in chiave regionale, i principi di base e le azioni specifiche del carcere

PESCARA – Si è svolto ieri  il  convegno ‘Carcere e Territorio’, promosso presso la  Sala Convegni Fondazione Pescarabruzzo, Corso Umberto I, a Pescara.L’incontro ,da cui è emersa la necessità di  ripensare, in chiave regionale, i principi di base e le azioni specifiche del carcere, ha evidenziato che i  cambiamenti in atto nel mondo penitenziario, la consapevolezza dei diritti delle persone detenute, l’ulteriore crescita dell’integrazione Europea spingono  ad affrontare nuove sfide con  la partecipazione e la condivisione dei diversi soggetti pubblici e privati responsabili.Il  sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia intervenuto all’evento ha affermato che deve esserci  certezza della pena, ma anche ,una volta espiata la propria condanna, la certezza del recupero di chi è costretto, per un errore, a trascorrere un pezzo della propria vita in una struttura detentiva.Il primo cittadino ha sottolineato anche la necessità di  una riforma del sistema detentivo, che deve riacquistare un’umanità fondamentale per garantire il rispetto dell’essere.  Il Comune di Pescara ha attivato molti progetti-pilota che  hanno consentito di impiegare i detenuti in progetti concreti sulla città, progetti tesi a garantire un futuro a chi ha sbagliato, anche attraverso la figura del Garante dei Detenuti, carica ricoperta dall’avvocato Fabio Nieddu.


“Sappiamo che i dati diffusi dal Consiglio d’Europa sulla situazione nelle carceri degli Stati membri, al 2012, hanno confermato la gravità della condizione nazionale legata al sovraffollamento delle strutture – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia -. E parliamo di un anno prima di quel gennaio 2013, quando la Corte di Strasburgo ha condannato l’Italia per la situazione delle carceri nazionali, dandole tempo sino al prossimo 27 maggio per individuare soluzioni in grado di sanarne le lacune e migliorare le condizioni di vita all’interno delle strutture detentive. L’Italia, nel 2012, presentava numeri inquietanti: 66mila 271 detenuti contro i 45mila 568 posti disponibili, ossia circa 145 carcerati per ogni 100 posti; peggio di noi si trova solo la Serbia, con 160 detenuti per ogni 100 posti. Il problema del sovraffollamento è ovviamente da considerarsi legato ai tempi della giustizia: l’Italia è infatti terza tra i paesi del Consiglio d’Europa per numero di detenuti in attesa di giudizio. E’ dunque necessario osservare la situazione, aumentando lo spazio vitale non solo nelle carceri, ma nella nostra vita quotidiana, portando avanti con forza una politica della prevenzione, anziché della repressione. E’ chiaro che in carcere vanno rispettati e garantiti i diritti della persona, dando ampio spazio al reinserimento sociale dei detenuti e la nostra Amministrazione comunale sta operando in tal senso, attraverso quel controllo costante garantito dalla figura del Garante delle persone private della libertà personale, importante punto di riferimento in grado di promuovere l’esercizio dei diritti e delle opportunità di vita civile”.

[Foto di Michele Raho per gentile concessione]

Pescara, Convegno ‘Carcere e Territorio’ ultima modifica: 2014-05-07T10:57:02+00:00 da Redazione
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