Pescara, conferenza di Marco Patricelli: “Il volontario che rivelò al mondo l’orrore di Auschwitz “

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Sabato prossimo presso il Palazzo della Provincia

PESCARA – Sabato, 24 gennaio 2015, alle ore 17.30, presso la Sala La Figlia di Jorio,nel Palazzo della Provincia di Pescara, si terrà la conferenza di Marco Patricelli  dal titolo “Witold Pilecki, Il volontario che rivelò al mondo l’orrore di Auschwitz”. L’evento è promosso nell’ambito della manifestazione  “La Provincia per la Memoria”1945 – 27 gennaio – 2015.Settantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz. Lo rende noto il Presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco.

Marco Patricelli
Il volontario
Editori Laterza, “i Robinson/Letture” pp. 328, € 20,00

Il tenente di cavalleria Witold Pilecki nel 1940 ha 38 anni. Sotto falso nome si lascia arrestare, come fosse per caso, nel corso di una retata della Gestapo. Il suo piano, proposto e accettato dai vertici dell’Esercito clandestino polacco che ha contribuito a fondare, è di essere rinchiuso ad Auschwitz per poter informare il mondo su cosa accade davvero dentro a quel lager di cui si raccontano a mezza voce cose orribili, e costruire una rete di resistenza. E’ lui, prigioniero sotto falso nome, a far filtrare il primo rapporto sugli orrori di Auschwitz, il primo documento in possesso degli Alleati già a marzo 1941. Pilecki è abile, astuto e fortunato. Dopo quasi mille giorni di prigionia, durante i quali rischia più volte la morte per malattia e per eliminazione, e dopo aver inoltrato all’esterno racconti dettagliati sulla “fabbrica dello sterminio”, evade rocambolescamente nel 1943. Gli Alleati hanno ritenuto i suoi rapporti “esagerati”: non sono riusciti a credere a quello che ha scritto e narrato nei minimi dettagli, eppure è tutto vero. Successivamente si batte nell’insurrezione eroica e disperata di Varsavia del 1944, e finisce nuovamente prigioniero dei tedeschi fino alla fine della guerra. Liberato, senza che nel frattempo i tedeschi lo abbiano mai collegato all’ufficiale già arrestato nel settembre del 1940. Nel 1945, sconfitto il nazismo contro cui si era battuto sacrificando la famiglia e gli affetti, lo ritroviamo in Italia dove si offre nuovamente volontario per tornare in Polonia e cercare di strapparla da un’altra dittatura e da un altro sistema di terrore: lo stalinismo. Sa già che gli ideali di libertà per i quali ha speso i suoi anni e ha patito l’indicibile non sono riusciti a strappare la Polonia, tradita dagli alleati occidentali, al suo destino. È il tempo dell’Armata Rossa e dell’indottrinamento sovietico: tutto quello che Pilecki ha fatto non conta nulla per le autorità comuniste, che gli danno la caccia come a un nemico pericolosissimo e lo arrestano: è un uomo scomodo, un ‘traditore’, un ‘agente imperialista’, un ‘nemico del popolo’ da eliminare. La sua sorte è segnata: è condannato tre volte a morte in un processo farsa in cui il suo accusatore non è neppure laureato in Legge, la difesa non ha poteri, i testimoni a favore non sono ascoltati oppure sono minacciati e la giuria si limita a recitare un copione già scritto. Viene giustiziato il 25 maggio 1948 con un colpo alla nuca e il suo corpo viene interrato di notte in un luogo segreto. Su di lui e su quello che ha fatto cala il silenzio. La damnatio memoriae è assoluta, vietato persino pronunciare il suo nome, la famiglia viene osteggiata. La riabilitazione avviene solo col crollo del muro di Berlino, ma ancora oggi, nonostante tutte le ricerche, i due figli ignorano dove sia sepolto. In Occidente questo eroe dell’umanità è pressoché sconosciuto.

Marco Patricelli insegna Storia dell’Europa contemporanea all’Università G. d’Annunzio di Chieti ed è consulente del TG1 Storia. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Liberate il duce. Gran Sasso 1943: la vera storia dell’Operazione Quercia (Mondatori, Milano 2001, Premio Polidoro); La Stalingrado d’Italia. Ortona 1943: una battaglia dimenticata (Utet, Torino 2002); Le lance di cartone. Come la Polonia portò l’Europa alla guerra (Utet, Torino 2004); I banditi della libertà. La straordinaria storia della Brigata Maiella, partigiani senza partito e soldati senza stellette (Utet, Torino 2005). Per Laterza, L’Italia sotto le bombe. Guerra aerea e vita civile 1940-1945 (20092, Premio speciale Città delle Rose), Settembre 1943. I giorni della vergogna (20092, Premio Com&Te), il nemico in casa. Storia dell’Italia occupata 1943-1945 (2014). Il Volontario ha vinto il Premio Acqui Storia ed è stato tradotto in polacco e in francese: in Polonia è un best seller, adottato anche dalle università. L’autore è insignito dell’onorificenza di “Bene Merito” della Repubblica di Polonia. Dai suoi libri sono stati tratti docufilm e docufiction trasmessi in Italia e all’estero. Tiene regolarmente conferenze e seminari a livello internazionale, in Italia e in Europa.

Pescara, conferenza di Marco Patricelli: “Il volontario che rivelò al mondo l’orrore di Auschwitz “ ultima modifica: 2015-01-22T16:27:29+00:00 da Redazione
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