Parlano Oddo e Cuoghi
Massimo Oddo (allenatore Pescara): “Abbiamo fatto un gran primo tempo, ai nostri livelli, molto bene, sciolti, abbiamo fatto quello che dovevamo fare, siamo sicuramente stati più concreti di altre partite, abbiamo trovato il gol, poi abbiamo trovato il secondo gol. Poi nel secondo tempo siamo scesi, l’esperienza che mi porto dietro da calciatore, dopo cinque partite che abbiamo perso e tante altre in cui non riuscivamo a fare punti, subentra un po’ di paura e un po’ di timore, inconsciamente ci si abbassa un po’, si va troppo indietro, può succedere in questi momenti. Poi secondo me abbiamo speso anche tante energie nervose prima della partita perché era una partita troppo importante per noi, un risultato non positivo sarebbe stato un’ulteriore mazzata prima di una partita difficile come quella di Avellino ed altre partite importanti come Cesena e Spezia. Questa essendo una partita importante, abbiamo speso tanto a livello nervoso ed abbiamo giocato molto bene nel primo tempo poi nel secondo ci siamo un po’ impauriti. Cos’è successo a fine partita? Barella che stava in panchina, 17 anni, è entrato in campo ed ha spintonato Benali,lui lo ha spostato perché si è sentito aggredito e l’arbitro lo ha espulso. Io non parlo mai degli arbitri, ma stendiamo un velo pietoso. La cosa che mi dà più fastidio è l’atteggiamento degli arbitri che è irriverente nei nostri confronti, nei confronti dei giocatori, se gli si viene chiesta un’informazione non rispondono. Fanno gli incontri con gli allenatori perché vogliono un colloquio, ma se poi non possiamo nemmeno parlare è inutile, si tratta di manie di protagonismo. Voglio vedere quante giornate prenderà Barella e quante giornate prenderà Benali. Abbiamo accumulato tensione da tante partite e quando c’è una partita determinante ci può stare che da parte nostra ci possa essere un po’ di nervosismo, ci si dovrebbe preoccupare quando questo aspetto si verifica in un momento positivo, però dobbiamo comunque lavorare su questo aspetto. Penso che l’aspetto mentale faccia tanto, il Como è andato in crescendo, noi siamo andati scemando durante la partita, però il calo fisico è dovuto soprattutto alla testa. Se noi fossimo stati sotto di un gol sono convinto che avremmo continuato ad attaccare fino alla fine, nel momento in cui si ci deve difendere non si ha più la forza di reagire, ma la forza di reagire la dà la testa”.
Stefano Cuoghi (allenatore Como): “A fine partita ho visto veramente poco, l’unica cosa che posso dire è che non
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