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Pescara, arriva il Grosseto, l’antesignano dei biancazzurri

da Davide Luciani

Anche in Maremma non si annoiano mai,  grazie ad un presidente vulcanico come Zamparini e a un calcio che è stato quasi sempre spettacolare negli ultimi anni.

PESCARA Pescara-Grosseto è una gara che promette sempre spettacolo. L’anno scorso nei due incontri disputati furono segnati 11 reti e anche quest’anno ci sono tutte le premesse per assistere a valanghe di gol. I biancorossi sono ormai da anni, una squadra che non fa mai annoiare i suoi tifosi. Sarà per il vulcanico presidente Piero Camilli, una sorta di “Zamparini della B”, o per il calcio proposto dagli allenatori succedutisi sulla panchina maremmana (uno su tutti, Elio Gustinetti) fatto sta che Consonni e compagni non hanno mai fatto annoiare, nel bene e nel male, i propri tifosi.

La decisione di Camilli di esonerare Ugolotti, circa un mese fa, ha un pò scombussolato gli equilibri dei biancorossi. L’esonero del tecnico di Massa, ha sorpreso tutti perchè con lui, i maremmani erano in zona playoff con un ruolino di 4 vittorie 5 pareggi e 3 sconfitte, 15 gol fatti e soprattutto, 12 subiti.

L’avvento di Giannini in panchina ha invece portato tre rovesci interni consecutivi (Bari, Varese e Juve Stabia) con un parziale tra gol fatti e gol subiti di 1-9. Le due vittorie esterne, contro Nocerina e Padova, sono servite per ora al Principe, a evitare un esonero lampo, ma è chiaro a tutti che la gara di Pescara, potrebbe essere l’ultima gara dell’ex capitano giallorosso sulla panchina maremmana.

Il Grosseto, infatti, pare aver perso l’identità di squadra che ne aveva contraddistinto la precedente gestione tecnica. Alcuni giocatori, come Consonni e Alfageme, paiono essersi perse nelle alchimie tattiche di Giannini e, mentre la critica invoca a gran voce l’esonero, Camilli medita l’ennesimo ribaltone. Quando cacciò Ugolotti, il presidente disse che non aveva costruito questa squadra per vederla lottare per la salvezza, quindi è chiaro che i risultati ottenuti da Giannini non sono in linea con gli obiettivi di inizio stagione.

Effettivamente, in questo momento è difficile dare un’identità tattica precisa ai biancorossi. In linea di principio, la squadra pare impostata su un 4-4-1-1 con due ali veloci, quali Alfageme e Mancini e con Caridi dietro a Sforzini. Giannini pare, per il momento aver accantonato Consonni, capitano e bandiera dei biancorossi, a vantaggio di Paolo Zanetti, e già questo è bastato a creare malumore nella squadra.

I pericoli maggiori, quindi verranno da Alfageme, Caridi e Sforzini. In particolar modo, Caridi è da tenere d’occhio. Il calabrese è da tempo una delle migliori ali/trequartisti della B e il fatto che, a 31 anni, non abbia mai assaggiato la serie A, non depone certo a favore degli osservatori delle squadre che si trovano ai piani superiori. La sua velocità e la sua tecnica, gli permettono di partire largo, per poi accentrarsi e tentare il tiro o il passaggio per i compagni.

Sforzini è invece il classico “pennellone d’area”. L’anno scorso, fu proprio lui, a punire i biancazzurri nella gara di ritorno. Dopo le 8 reti in venti presenze, fatte registrare la scorsa stagione, a partire da gennaio, quest’anno è già a quota 7. Il suo fisico possente sarà una delle armi su cui farà affidamento Giannini per mettere in crisi una difesa come quella del Pescara, dove non abbondano i giganti.

Infine Alfageme è un’ala vecchio stampo, che segna pochino (anche se quest’anno ha già messo a segno tre reti ed è a due sole marcature del suo record personale, 5 gol con l’Acireale nella stagione  2005/2006), ma che è capace di dribblare e saltare l’avversario, creando la superiorità numerica in avanti.

Il vero tallone d’Achille del Grosseto, è come detto, la difesa. Persa la coppia centrale Freddi-Olivi   (l’ex capitano biancazzurro si è infortunato nella gara contro la Juve Stabia. Per lui niente ritorno all’Adriatico), la coppia difensiva dovrebbe essere composta da Formiconi e Iorio. I due avranno il loro bel da fare nel fermare le accelerazioni di Insigne e Immobile e gli inserimenti dei centrocampisti abruzzesi.

Si preannuncia quindi una gara spettacolo, come quasi sempre accaduto quest’anno all’Adriatico. I ragazzi di Zeman hanno ancora fame di successi. Il Grosseto non avrà vita facile questa volta, fuori casa.

[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]

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