Nel corso dell’operazione, preceduta da una prodromica fase di intelligence, sono stati eseguiti dalla Guardia Costiera giuliese un totale di n° 64 controlli che hanno riguardato sia motopesca (reti ed attrezzi da pesca, zona pesca ed abilitazioni, composizione equipaggio) e pescherie, sia ristoranti e commercianti ambulanti (tracciabilità ed etichettatura, frodi alimentari, ecc..), nonché centri della grande distribuzione, rivendite all’ingrosso ed al dettaglio, magazzini di stoccaggio.
In particolare, i controlli effettuati sono stati indirizzati essenzialmente a bloccare la pesca abusiva e la commercializzazione di prodotti ittici sprovvisti di documentazione circa la loro provenienza. E’ stato verificato, inoltre, il rispetto delle normative nazionali ed europee in materia di cattura, commercializzazione, somministrazione e detenzione dei prodotti della pesca.
Particolarmente complessa è stata l’attività di controllo presso una pescheria dove quasi tutto il prodotto ittico presente veniva messo in vendita in completo spregio di quanto impone la normativa igienico-sanitaria, in quanto di provenienza ignota e sprovvisto di qualsiasi documentazione comprovante la tracciabilità, oltre che carente di etichettatura.
In tale circostanza, grazie anche all’intervento del Medico Veterinario dell’ASL di Teramo, si è proceduto quindi al sequestro amministrativo dell’intero quantitativo di pesce consistente in vongole, ostriche, alici e tremole ed all’elevazione di n. 2 verbali per un importo di € 2.667.
In un altro caso, invece, è stato sorpreso un pescatore di frodo che, a bordo della propria unità da diporto, era intento a calare le reti da posta nelle acque antistanti il Porto d
In ultimo, degna di particolare menzione risulta l’attività finalizzata al controllo di tutti quei soggetti che sono tenuti a mantenere un sistema che assicuri la rintracciabilità di tutte le partite in ogni fase della filiera ittica, dalla cattura o raccolta alla vendita al dettaglio, previa registrazione on-line sul sito del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, al fine di poter inserire le “note di vendita” e le “assunzioni in carico” ai sensi del Reg. (CE) 1224/2009. A tal proposito nella rete dei controlli è caduta una ditta specializzata nel commercio di prodotti ittici che con il furgone di proprietà trasportava del pescato senza aver ottemperato a tale procedura di registrazione.
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