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Per lo Huge Wineglass non esiste alcuna richiesta di acquisizione

da Donatella Di Biase

PESCARA – Il sindaco Albore Mascia è intervenuto, ieri mattina, per smentire le voci su presunti interessamenti di musei tedeschi all’acquisizione dello Huge Wineglass dell’architetto Toyo Ito collocato in piazza Salotto a Pescara, come aveva già fatto il vicesindaco Berardino Fiorilli.Quindi viene ribadito che purtroppo nessuno si è mai interessato al “calice”  né il Museo di Berlino né quello di Monaco.

Nessuno ha mai contattato il sindaco né l’amministrazione comunale, né oggi né tantomeno un anno fa, manifestando la volontà di acquisire la struttura, dunque la situazione in merito al futuro del ‘calice’ è di fatto congelata in attesa delle decisioni del Tribunale relativamente alle perizie promosse per accertare le cause del suo cedimento, avvenuto 64 giorni dopo la sua installazione.

Per Mascia quella struttura rappresenta una ferita aperta al cuore della città, un’opera assolutamente inadeguata allo spirito e all’immagine del territorio, ma solo dopo che la costruzione verrà di nuovo resa disponibile si potrà  decidere cosa farne. Ha ripercorso il sindaco:

da giorni si rincorrono voci, sussurri, affermazioni perentorie circa la presenza di una presunta corrispondenza tra l’amministrazione comunale di Pescara e due musei tedeschi, prima la Neue National-galerie di Berlino poi il Museo di Monaco, che avrebbero addirittura già scritto lettere al Comune per acquisire il ‘calice’ di Toyo Ito.

Poi quelle lettere sono diventate ‘mail’ con un presunto dirigente comunale, infine siamo arrivati a un presunto colloquio mio personale con il direttore del Museo di Berlino e risalente addirittura a un anno fa. Purtroppo non è così: nei mesi trascorsi al governo della città nessun Ente, né Museo né privato, si è interessato allo Huge Wineglass, nessuno ha mai manifestato l’intenzione di acquistarlo dal Comune, restituendo addirittura la spesa inerente la sua realizzazione. Di fatto la situazione è assolutamente ferma, in attesa dell’esito delle perizie tecniche sul manufatto.

Ovviamente la nostra amministrazione è abituata a rispettare le procedure della magistratura e ad accettarne i giudizi, dunque attendiamo i risultati di tali rilievi, anche se ci rendiamo conto che l’opera e la sua collocazione sul territorio sono sicuramente discutibili, come ormai sentiamo dire sempre più ad alta voce anche da autorevoli esponenti del mondo della cultura, come il critico e giornalista Luca Beatrice. Se qualcuno fosse interessato ad acquistare la struttura o se qualche Organo di Stampa fosse a conoscenza di manifestazioni di interesse in tal senso ci farà una cortesia enorme ufficializzando i termini di tale interesse, ma inviandoci anche la relativa documentazione e non affidandosi solo a presunte voci. Ovviamente  è chiaro che oggi la coalizione di centro-destra governa la città, dunque saremo noi a essere chiamati ad assumere decisioni sul ‘calice’. Non comprendo quale tribuna politica o quale strumento di consultazione cittadina sia stato usato da alcuni partiti per continuare ad affermare che quell’opera è piacevole.
La nostra amministrazione, piuttosto, continua a registrare, da oltre un anno, un numero incredibile di sollecitazioni, mail, lettere, affinchè il ‘bicchiere’ venga rimosso al più presto e sostituito con un elemento di arredo che rispecchi meglio il decoro e l’immagine di piazza Salotto. E’ evidente che coloro che affermano il contrario, continuando a declamare il ‘Wineglass’, sono dei ‘visionari’ che non riflettono la realtà e non incrociano i sentimenti della maggioranza della comunità pescarese.

Ritengo praticamente impensabile conservare il ‘calice’ rotto in piazza Salotto: se a questo punto la magistratura dovesse ordinare alla Clax Italia di ricostruire un nuovo Huge Wineglass, capiremo cosa fare nei confronti della ditta, fermo restando che tale circostanza sarà molto improbabile visto che per ricostruire un nuovo modello occorrerebbero almeno due anni; in caso contrario affronteremo la questione con ulteriori soluzioni.

E’ comunque evidente che piazza Salotto rappresenta il luogo simbolo per eccellenza di Pescara, che ha bisogno di un’opera identitaria, la quale non può essere identificata con il Wineglass dell’architetto Toyo Ito, opera senza dubbio rispettabile, ma non confacente allo spirito dei pescaresi.

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