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Pescara, zona sud: verifica dello stato di salute dei pini

da Donatella Di Biase

Un monitoraggio  aiuterà a stabilire quali conifere della Riserva naturale Dannunziana e nelle vie circostanti il polmone verde  siano a rischio crollo

PESCARA – Il Presidente della Commissione consiliare Lavori pubblici Armando Foschi al termine della seduta  della Commissione convocata,ieri, per discutere del problema ‘pini’ nella zona sud di Pescara,ha annunciato che sarà effettuato il monitoraggio di tutti gli alberi di Pino esistenti all’interno della Riserva naturale Dannunziana e nelle vie circostanti il polmone verde: l’obiettivo degli uffici comunali sarà quello di verificare le piante malate, o soprattutto ‘vecchie’, dunque a rischio crollo.

Nel frattempo gli stessi Uffici dovranno effettuare un ulteriore sopralluogo in via Scarfoglio i cui lavori di riqualificazione di strade e marciapiedi sono bloccati proprio per la presenza di 80 piante le cui radici, dopo aver dissestato l’asfalto, sollevato anche di 50 centimetri, impediscono il suo rifacimento per il pericolo di uccidere le piante stesse, creando però una situazione di disagio soprattutto per scooteristi e ciclisti. Una problematica che a questo puntosi dovrà affrontare e risolvere in modo tempestivo per ripristinare le opportune condizioni di sicurezza nella viabilità.

Ha spiegato Foschi:

negli ultimi mesi ’amministrazione comunale ha ricevuto un lungo elenco di segnalazioni pervenute dai cittadini di Porta Nuova-zona pineta che hanno espresso forti preoccupazioni in merito alle condizioni di alcuni alberi, sia all’interno della Riserva Naturale, che all’esterno, parliamo di piante evidentemente ‘vecchie’, stimate intorno ai 70-80 anni, che hanno assunto pendenze estremamente pericolose.

A far salire il livello d’allarme sono stati alcuni crolli che si sono verificati in occasione di condizioni meteorologiche sfavorevoli, ossia il 13 ottobre e il 25 dicembre 2009 in via Scarfoglio, il 28 luglio e lo scorso 8 agosto direttamente nella Riserva, quando addirittura un pino si è accasciato sul percorso vita riservato al footing, che in quel momento era deserto per pura fortuna. Si tratta di alberi piantumati a inizio ‘900 oppure nella fase di urbanizzazione della zona pineta, intorno agli anni ’30, e che ovviamente hanno bisogno di controlli.

A questo punto l’Ufficio tecnico ha già comunicato che predisporrà, a partire da lunedì prossimo, un servizio di monitoraggio delle piante, per verificarne, attraverso una strumentazione apposita, il grado di rischio, che però non necessariamente dipende dalla pendenza della pianta, ma piuttosto dall’età del pino stesso. E nel corso delle verifiche  dovremo valutare anche il ‘caso’ di via Scarfoglio dove i lavori di riqualificazione e rifacimento di strada e marciapiede sono bloccati proprio dalla presenza dei pini: in alcuni punti le radici hanno sollevato anche di mezzo metro l’asfalto, creando una situazione di forte rischio per automobilisti, ciclisti, scooteristi, ma anche semplici pedoni, un problema causato dalla tipologia di terreno della zona che, a una certa profondità, diventa asfittico per le stesse radici che, non trovando un opportuno nutrimento, tornano in superficie per estendersi in senso orizzontale anziché verticale, e talvolta invadendo anche le reti fognarie o idriche.

Una verifica degli uffici tecnici ha però permesso di accertare che anche la semplice operazione di scarifica dell’asfalto, per predisporre il suo rifacimento, potrebbe danneggiare l’apparato radicale degli alberi e compromettere la tenuta delle piante stesse. Fermato il cantiere a questo punto gli uffici dovranno accertare le condizioni degli 80 pini dislocati lungo la via, partendo da quelli che all’apparenza sembrerebbero già a rischio crollo. Tale intervento  andrà ad aggiungersi al monitoraggio costante già garantito dagli uffici che, appena poche settimane fa, sono dovuti intervenire in Largo Baiocchi, una strada antistante piazza dei Grue, con la rimozione di 16 pini ormai a elevato rischio, smantellando piante ormai vecchie, che addirittura si erano adagiate sui tetti di alcune abitazioni, una situazione di criticità più volte segnalata in passato dai residenti alla quale il passato governo cittadino non aveva mai dato risposta e in cui l’attuale amministrazione è invece intervenuta con tempestività.

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