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Panchine: quando la miseria umana viene strumentalizzata

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Continua la querelle tra rappresentanti dell’amministrazione comunale  e quelli del Pd sul” caso panchine”; il cittadino pescarese  è combattuto invece tra lo spirito di solidarietà e l’aspettativa di vivere in sicurezza nella sua città.

PESCARA -La polemica di questi giorni,  tra maggioranza e opposizione, innescata dalla rimozione delle panchine di piazza Sacro Cuore , invita a fare qualche riflessione su come la politica fine a se stessa  a volte esageri  e dimentichi cosa sia il rispetto per gli esseri umani. Persone  che vivono in condizioni di disagio, italiani o stranieri che siano non le aiuti di certo fornendo loro una panchina, dove poter fare di tutto e di più, o facendo l’elemosina di pochi spiccioli, regolarmente spesi per comprare bottiglie di vino o di birra nei supermercati del centro della città. Il lavoro che va fatto per queste persone è ben più lungo, approfondito e strutturato partendo da mense, dormitori per arrivare ad iniziative di integrazione più consone ad un essere umano della concessione di una fredda panchina.

Da anni invece, a Pescara, a prescindere dal colore politico delle amministrazioni che hanno governato, in vari punti della città , le panchine sono il ricovero di senza tetto o persone in condizioni di disagio, che fanno gruppo, schiamazzano, litigano, importunano i passanti, lasciano i propri bisogni dove capita e  contribuiscono a dare una sensazione di insicurezza al cittadino che passa nei dintorni. Allora non litighiamo sulla rimozione delle panchine, ma diamoci da fare per costruire strutture adeguate, per realizzare interventi di socializzazione e recupero senza strumentalizzare la miseria umana.

Il capogruppo del Pdl Lorenzo Sospiri e l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Pescara Alfredo D’Ercole replicando alla protesta annunciata per oggi dal Pd hanno detto:

Finisce in una gaffe o forse in una svista la polemica strumentale innescata dal Pd sulla rimozione delle panchine da piazza Sacro Cuore per esclusive ragioni di ordine pubblico: quelle badanti ucraine, che ogni giorno amano ritrovarsi nella piazza per scambiare quattro chiacchiere, continuano ad avere a disposizione gli spazi in cui sedersi, sostare e ritrovarsi, ossia le panchine che l’amministrazione comunale ha già sistemato all’esterno delle aiuole, di fronte alla passeggiata su corso Umberto.

Non solo: le sedute trovate in buone condizioni e tolte dai giardinetti di piazza Sacro Cuore, verranno utilizzate già da lunedì prossimo per sostituire quelle rotte o dissestate sullo stesso asse di corso Umberto. Comprendiamo la necessità di polemizzare da parte di un Pd frastornato dalla capacità decisionale del nuovo governo cittadino, ma domani gli stessi consiglieri del Pd dovranno spiegare ai cittadini, ai residenti e ai fruitori della piazza perché per sei anni hanno permesso che la stessa piazza venisse trasformata in un letamaio.

Ha commentato Sospiri:

La realtà  è che il Pd ha pensato fosse sufficiente piazzare quattro panchine in una piazza, in cui far dormire coloro che non avevano un tetto e vivevano una evidente condizione di disagio, per ripulire la propria coscienza e aver esaurito il proprio compito di governo. Il Pd per sei anni non si è preoccupato del reinserimento sociale di quegli utenti, né del degrado in cui vivevano, tra rifiuti e feci, né si è preoccupato degli evidenti e inevitabili problemi di ordine pubblico che ogni giorno sono stati denunciati da passanti e cittadini. La nuova amministrazione comunale ha avuto, ancora una volta, il coraggio di affrontare la situazione alla radice: abbiamo rimosso le panchine situate tra i giardinetti, quelle nascoste tra cespugli e alberi, puntuale ricovero per utenti in stato di alterazione, e le abbiamo spostate all’esterno della piazza, in posizione ben visibile, alla luce del giorno, dove le badanti ucraine, ma anche tutti gli altri cittadini, possono finalmente tornare a sedersi per godere di qualche momento di serenità.

E tale iniziativa è stata evidentemente apprezzata dai cittadini che hanno inondato il Comune di messaggi di solidarietà e consenso per aver avuto la forza di riportare ordine nel caos di una piazza trasformata un latrina. Non solo: il nuovo governo cittadino ha anche attivato, in collaborazione con la Caritas e con la Regione Abruzzo, le procedure per dare un ricovero reale ai senzatetto o ai cittadini in condizioni di disagio, sollecitando al Ministro dell’economia Scajola l’erogazione di 1milione di euro necessario per consentire la costruzione del nuovo dormitorio in via Alento. Incivile non è l’amministrazione comunale di centro-destra che da alcuni giorni ha restituito serenità a piazza Sacro Cuore; incivile è quel governo cittadino che per sei anni ha abbandonato a un destino di degrado e sofferenza decine di utenti soli ed emarginati. Domani il Pd porterà in piazza le proprie sedie, in cui potranno evidentemente accomodarsi quei cittadini che vorranno chiedere loro le ragioni di tanta indifferenza in sei anni, le ragioni che hanno spinto il Pd a consentire zuffe, risse e aggressioni tra clochard senza mai muovere un dito.

Ha aggiunto D’Ercole:

La rimozione delle panchine  si lega anche a un progetto complessivo di riassetto della piazza e dell’intero corso Umberto: a partire da lunedì utilizzeremo le panchine rimosse per sostituire le sedute distrutte dai vandali e situate lungo l’intero asse di corso Umberto per reintegrare il patrimonio cittadino.

Panchine: quando la miseria umana viene strumentalizzata ultima modifica: 2010-02-27T15:48:36+00:00 da Donatella Di Biase
Pubblicato da
Donatella Di Biase

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