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Ortona, l’attacco del centrodestra alla Giunta Comunale

da Marina Denegri

ANGELO DI NARDO

Di Nardo:   “La maggioranza ha rifiutato di tagliare i costi della politica che avremmo voluto destinare ai soggetti in difficoltà”

ORTONA (CH) – Angelo Di Nardo, Capogruppo al Comune di Ortona per Fratelli d’Italia, Lega, Libertà e Bene Comune per Ortona, in una nota, ha attaccato la Giunta Comunale, per lui impermeabile alle proposte della minoranza e incapace di affrontare i problemi dei cittadini ortonesi, alle prese con i disastrosi effetti economici di un’emergenza epidemiologica senza precedenti.

Secondo Di Nardo, le risposte fornite dalla giunta Castiglione risulterebbero deboli nella capacità di incidere ed errate nella loro impostazione, dal momento che si è scelto di reperire “le risorse sottraendole orizzontalmente da tutti i capitoli di spesa, ad eccezione del capitolo riguardante i costi di funzionamento degli organi istituzionali che l’amministrazione due anni fa aveva innalzato ai massimi livelli consentiti dalla legge”.

L’esponente del centrodestra ortonese ha fatto sapere che, per fare fronte a questa grave emergenza, la minoranza aveva presentato due proposte di delibera ma che sono state bocciate.

Nella prima proposta di delibera si chiedeva che, come avvenuto in diverse località abruzzesi, fossero sospesi e posticipati i termini di pagamento dei tributi comunali. Inoltre, era stata chiest una riduzione dei tributi a favore di quelle attività economiche che sono state costrette a chiudere a causa dell’emergenza e che attualmente sono in ginocchio.

La seconda proposta di delibera riguardava la variazione di Bilancio, che, se fosse stata approvata avrebbe consentito il reperimento 200.537 euro, da destinare alle politiche sociali e dunque alle famiglie in difficoltà e al sostegno della piccola e media impresa.

Di Nardo ha concluso con l’auspicoauspica che “la rotta sia al più presto invertita, perché continuare a fronteggiare in questo modo un’emergenza sanitaria non ancora alle spalle e un’emergenza economica che è solo agli inizi, significa esporre pericolosamente gli ortonesi al rischio di subire scelte unilaterali a vantaggio e beneficio di una sola parte della città”.

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