Chieti

Luigi Testa, un grande Diplomatico abruzzese dimenticato

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PALENA – Luigi Testa nacque a Palena (CH), il 16 gennaio 1852, da Don Raffaele (quarantottenne “proprietario”) e Donna Raffaela Frangipani (quarantunenne “proprietaria”). Con lui nacque la gemella Marietta. Il parto fu assistito dalla sessantenne levatrice Giacinta Di Martino. L’atto di nascita fu registrato dinanzi all’allora Sindaco Arcangelo Testa. Nel 1879 conseguì il diploma della Scuola superiore di Commercio di Venezia (sezione consolare).

Fu poi ammesso applicato volontario nella carriera consolare (concorso sostenuto il 26 dicembre del 1879). Destinato, successivamente, ad Alessandria (1880). Il 9 settembre del 1882 divenne Vice Console a Buenos Aires. Nel novembre del 1882 fu nominato Vice Console di 3° classe . Nel 1885 esercitò il suo incarico a Lima in Perù. Nel 1886 fu richiamato per prestare servizio al Ministero. Il 17 marzo del 1887 divenne Vice Console di 2° classe. Il 29 ottobre 1887 fu inviato a Bona in Algeria. Il 14 luglio del 1889 raggiunse Boston in Massachusetts dove fu accolto da una festante comunità di emigranti abruzzesi. Nel 1899 ricoprì l’incarico diplomatico a Newcastle in Gran Bretagna ( Newcastle on Tyne) relazionando il movimento di importazione e di esportazione da quella zona all’Italia. Raggiunse poi La Plata in Argentina.

Il 19 luglio 1894 fu nominato Vice Console di 1° classe. Solo qualche giorno dopo, il 22 luglio del 1894, gli venne riconosciuta la patente di Console e con questo titolo servì ad Asunción in Paraguay. Nel 1899 divenne Console di 2° classe. Nel 1990 fu collocato a disposizione del Ministero. Il 27 gennaio del 1901 come Console di 2° classe Fu inviato a Rosario in Argentina. Il 12 gennaio del 1905 divenne Console di 1° classe. Tra i vari riconoscimenti: nel 1893 “Cavaliere della Corona d’Italia”; nel 1904 “Cavaliere dei Ss. Maurizio e Lazzaro”; nel 1906 divenne Ufficiale della Corona d’Italia; nel 1908 divenne Ufficiale dei Ss Maurizio e Lazzaro.

Nel 1913 da Console Generale al Ministero fu destinato a Francoforte; sempre nel 1913 arrivò, per lui, il titolo di Commendatore della Corona d’Italia. Da Grand Ufficiale gli arrivò l’incarico di Ministro Plenipotenziario ( nel diritto internazionale è un agente diplomatico di rango immediatamente inferiore all’ambasciatore). Scrisse numerosi trattai e libri e tra quest’ultimi “Le Voci del Servizio Diplomatico-Consolare italiano e straniero” del 1898 (tradotto all’estero).

A cura di Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”

Luigi Testa, un grande Diplomatico abruzzese dimenticato ultima modifica: 2020-02-11T10:42:06+00:00 da Redazione
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