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Il legame tra ambientalismo e femminismo nella rubrica di Fina

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“La battaglia per l’emancipazione femminile, quella per la sostenibilità e quella per la pace e la democrazia tornano a essere un’unica battaglia, il filo che le unisce è nettissimo”

REGIONE – Si è parlato del forte legame tra ambientalismo e femminismo nel 28esimo incontro di “Un libro, il dialogo, la politica”, la rubrica in diretta Facebook curata da Michele Fina. Base della discussione il libro “Le ragazze salveranno il mondo. Da Rachel Carson a Greta Thunberg: un secolo di lotta per la difesa dell’ambiente” (People), di Annalisa Corrado, ingegnera, ecologista, femminista. Con Fina e l’autrice c’era Caterina Cerroni, vicepresidente dell’International Union of Socialist Youth.

Fina ha descritto il testo come “la biografia di cinque figure femminili, sebbene nella lettura emergano altre donne legate all’ecologismo. Si evince da queste storie come il machismo tipico di alcuni leader mondiali sia l’antitesi rispetto alla battaglia per la transizione ecologica, e alle caratteristiche di molte donne che lo combattono. La battaglia per l’emancipazione femminile, quella per la sostenibilità e quella per la pace e la democrazia tornano a essere un’unica battaglia, il filo che le unisce è nettissimo”.

Le figure femminili raccontate nel libro sono quelle di Rachel Carson, Wangari Maathai, Jane Fonda, Alexandria Ocasio – Cortez e Greta Thunberg.

Annalisa Corrado ha spiegato la scelta di comunicare attraverso le storie, perché “coinvolgono, ciò che fa fare strada è ascoltare una storia. Il femminismo non è solamente una questione di giustizia per le donne, ma anche di efficacia della nostra società: laddove la leadership è condivisa tra uomini e donne, ci dice uno studio di Lorenzo Fioramonti, la società è migliore per quanto riguarda i risultati e la capacità di interpretazione del cambiamento. Il femminile è sempre portatore di uno sguardo sistemico, nelle donne che racconto l’emozione è un mezzo potentissimo per ampliare conoscenza e consapevolezza”.

Cerroni ha sottolineato come le storie raccontate nel libro “oltre a essere una fonte di ispirazione siano anche rappresentazioni plastiche di un modello di società diverso rispetto a quello che protegge il capitale e il potere, queste donne mettono le loro competenze al servizio di una battaglia collettiva, e la loro vittoria si traduce nella conquista di un diritto collettivo”.

PROSSIMO INCONTRO

Domenica prossima, 18 ottobre, Michele Fina dialogherà con Luca Bianchi, economista e direttore della Svimez, sul suo libro, scritto con Antonio Fraschilla, “Divario di cittadinanza. Un viaggio nella nuova questione meridionale” (Rubbettino).

Il legame tra ambientalismo e femminismo nella rubrica di Fina ultima modifica: 2020-10-12T20:04:04+00:00 da Redazione
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