Pescara

La storia di Donato “Daniel” Petrella, coraggioso militare della Prima Guerra Mondiale

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Morto con la divisa degli Stati Uniti, era abruzzese. Nacque a Turrivalignani il 19 maggio 1896. Il padre era nato a Brittoli e la madre a Manoppello

CUGNOLI (PE) – Donato ”Daniel” Petrella nacque, il 19 maggio 1896, in contrada Cugnoli di Turrivalignani da Domenicantonio e Angelantonia Di Nardo. Il padre, Domenicantonio Petrella, era nato a Brittoli nel 1867. La madre, Angelantonia Di Nardo, era nata a Manoppello l’11 febbraio 1869, in contrada Cupa da Francesco e Santa De Meis, in una casa che veniva definita “pertinente ai Signori Marinelli”. Domenicantonio si trasferì da Brittoli a Turrivalignani per andare a lavorare nella vicina miniera. Conobbe Angelantonia, durante la festa del “Volto Santo”, se ne innamorò e le chiese di sposarlo.

Il loro matrimonio si celebrò a Manoppello il 26 novembre del 1893. La loro prima figlia arrivò il 19 novembre del 1894 e gli fu dato il nome di Santa. Due anni dopo arrivò Donato “Daniel” e successivamente nacque Giuseppe. Nel 1906 Donato “Daniel” decise di rincorrere il “sogno americano”. Raggiunse Uniontown, Contea di Fayette, Pennsylvania. Trovò lavoro prima in miniera e successivamente con la “W.B. Ingraham” come “teamster” (uomo che guida carri trainati da animali).

Di certo il giovane fu raggiunto negli Stati Uniti dal fratello Giuseppe. Il futuro sembrò sorridere ai due giovani. Ma la Seconda Guerra Mondiale, purtroppo, arrivò a rovinare tutto. Proprio per la sua abilità di guidare i cavalli fu arruolato con il 307° “Sanitary Train”, Company Field Hospital, 82° Divisione. Gli venne data la “piastrina identificativa” n. 1921851. Gli fu assegnata la responsabilità di recuperare i feriti ed i caduti in combattimento. Si distinse particolarmente per la capacità di arrivare, per recuperare i suoi commilitoni, dove altri non riuscivano.

Fu anche colpito e respiro’ l’yprite, che gli creò seri problemi ai polmoni, il gas utilizzato dai nemici. Ma tornò subito al suo impegno nonostante avesse febbre e tosse. A metà ottobre riuscì a recuperare e salvare un ufficiale rimasto ferito nelle gelide acque di un fiume. Questo non fece altro che far precipitare le sue già precarie condizioni di salute e il 1 novembre del 1918 morì di broncopolmonite.

La comunicazione della morte fu notificata al fratello Giuseppe a Greensburg sempre in Pennsylvania. Per le sue azioni ottenne un encomio e successivamente “alla memoria” ottenne la “Purple Heart”. Ancora oggi riposa nel “St. Mihiel American Cemetery and Memorial” di Thiaucourt, Meurthe-et-Moselle, in Francia.

A cura di Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”

La storia di Donato “Daniel” Petrella, coraggioso militare della Prima Guerra Mondiale ultima modifica: 2017-12-24T09:52:40+00:00 da Redazione
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Tags: Brittoli

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