Era abruzzese. Nacque a Castelguidone nel 1894
CASTELGUIDONE – Pietro, Antonio, Ireneo MEO (negli Stati Uniti scelse di chiamarsi solo Ireneo) nacque a Castelguidone (CH), in corso del Popolo n.10, il 16 luglio del 1894 da Beniamino e Carmina “Carminuccia” D’Amelio. Partecipò alla Prima Guerra Mondiale guadagnandosi prestigiose decorazioni. Poi, nel 1921, decise di tentare il “sogno americano”. Arrivò ad “Ellis Island” sul piroscafo “Guglielmo Peirce” e stabilì la sua residenza a Philadelphia. Negli Stati Uniti decise mi mettere a frutto un mestiere appreso in Abruzzo. Il padre lo aveva mandato a “bottega” da un vecchio orafo-orologiaio che gli aveva trasmesso conoscenza e passione. A Philadelphia Ireneo, all’inizio, aprì, un piccolo negozio che divenne, da subito, un riferimento per la intera comunità italo-americana.
Già nel 1937, Ireneo, possedeva uno dei negozi più moderni e completi, del suo genere, di Philadelphia e non solo. Specializzato nel settore della gioielleria, dell’argenteria e dell’orologeria che faceva arrivare anche dall’Europa. Successivamente aprì altri negozi mentre il suo laboratorio arrivò ad impegnare diverse decine di lavoratori. A lui si rivolgevano personalità politiche, religiose e dello spettacolo.
Un gioiello o un orologio della “Ireneo Meo Co. Jewelry and Watchmaker” era sinonimo di successo. Nel 1927 Ireneo sposò la ventenne italo-americana Rosa Barone che gli diede tre figli Benjamin ( combatté durante la Seconda Guerra Mondiale nel Pacifico), Ernest “Ernie” e Armand. Ireneo fu impegnato con ruoli preminenti nel “Jewelry Ass’n”, “The Tailors Club”, “San Emidio Society”, “Order Sons of Italy in America” e fu Presidente della “Abruzzese Union”. Ireneo rimase sempre attaccato al suo Abruzzo e alla sua Castelguidone dove tornò nel 1938 (il viaggio di ritorno verso gli Stati Uniti lo compì sul transatlantico “Rex”) e nel 1947. Ireneo Meo morì nel 1959. Suo figlio Armand, nato il 4 luglio del 1937, è morto all’età di 81 anni. L’altro figlio Ernest “Ernie” è morto il 12 maggio del 2014.
Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”