Economia

“Imprenditoria Femminile – i settori in espansione”, risultati della ricerca

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TERAMO – L’Associazione Obiettivo Famiglia-Federcasalinghe ha affidato alla Fondazione Leone Moressa la Ricerca “Imprenditoria Femminile – i settori in espansione”. Da questa ricerca emerge che le imprenditrici sono 2,1 milioni ovvero il 28% del totale degli imprenditori. Di queste, solo il 5% ha meno di 30 anni e il 12,3% ha più di 70 anni. La classe di età più numerosa è quella 50-69 anni, che rappresenta il 43,7% delle imprenditrici. Oltre un quinto delle imprenditrici opera nel commercio (25%).

Le imprese attive a conduzione prevalentemente femminile a fine 2020 sono 1.164.683, pari al 22,6% delle imprese totali. Queste imprese contribuiscono alla creazione del 21% del Valore Aggiunto nazionale pari, a quasi 308 miliardi di euro. Grazie all’istituzione di un Fondo Impresa Donna con un finanziamento iniziale di 40 milioni di euro ai quali si aggiungeranno le risorse del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (400 milioni), sono imprese destinate a crescere. Federcasalinghe e Fondazione Leone Moressa hanno individuato i settori in crescita per ogni regione italiana, realizzando uno strumento utile alle donne che vogliono fare impresa.

A livello territoriale, il maggior numero di imprese femminili si registra in Lombardia (158 mila), Campania e Lazio (entrambe con circa 118 mila unità). L’incidenza maggiore sulle imprese totali si registra nelle regioni del Sud, in particolare Molise (28,4%), Basilicata (27,5%) e Abruzzo (26,7%). I valori più bassi, sotto il 20%, sono invece in Trentino Alto Adige e Lombardia.

La situazione è molto differente a seconda del settore. L’incidenza più alta si registra nei Servizi alle persone (parrucchieri, estetisti, lavanderie), in cui le imprese femminili sono più della metà del totale (52,3%). E supera il 30% anche nelle imprese che si occupano di industria tessile e abbigliamento (39,4%), alloggi (35,6%), istruzione e sanità (34,9%), commercio al dettaglio (32,5%).

Osservando la variazione nel periodo 2016-2020, l’incremento maggiore si è verificato nel settore alberghi e ristoranti (+20,7%). Ma anche le attività professionali (+18,3%), noleggi e servizi alle imprese (+11,7%) e attività della sanità e della scuola (+11,5%). In calo, invece, commercio al dettaglio (-8,2%), agricoltura (-4,4%) e industria tessile e abbigliamento (-4,9%).

La Presidente nazionale di Federcasalinghe, On. Federica Rossi Gasparrini, commenta «Il divario di genere rimane ad oggi uno dei problemi più critici in Italia. L’imprenditoria femminile rappresenta uno degli strumenti per ridurre il divario di genere e per aumentare le opportunità delle donne. Questo studio nasce dalla necessità di conoscere la realtà attuale dell’impegno imprenditoriale delle donne, al fine di offrire un sostegno consapevole e dati certi alle Socie o Simpatizzanti che intendono avviare o sviluppare un’impresa femminile».

• La situazione in Abruzzo
Per quanto riguarda la regione Abruzzo, il 26,7% del totale delle imprese è rosa, con 33.815 imprenditrici. Si distinguono i settori dell’agricoltura, pesca, silvicultura con un 27.5% di imprenditrici. Si rileva che le imprenditrici professionali e STEM rappresentano al momento il 2,2%.

Anna Fiorà Frattaroli, presidente regionale Abruzzo dell’associazione Federcasalinghe, nel commentare la flessione degli ultimi quattro anni che la relazione mostra, rileva come «certamente, sono state le donne quelle che hanno subìto maggiori ripercussioni dovute al covid, anche in campo imprenditoriale. Le donne sono rimaste il punto di riferimento della famiglia anche durante la gestione della crisi pandemica amministrando le risorse materiali, sociali e psicologiche».

“Imprenditoria Femminile – i settori in espansione”, risultati della ricerca ultima modifica: 2021-10-24T22:27:55+00:00 da Redazione
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